Yin e Yang, bianco e nero, Luke Skywalker e Dart Vader. Quando parliamo di opposti, di contrasti, di situazioni inconciliabili questi sono i concetti che ci vengono in mente. E allora capita che ti trovi con i Tassinari in un torneo di un livello stratosferico, che, nonostante i timori e le premesse tutto fai meno che sfigurare che i nanerottoli, nonostante l’impegno, la tensione e le battaglie in campo vivano comunque il tutto come un grande gioco e che tra genitori si riesca sempre a godere della reciproca compagnia. E ti dici, bene, questo è lo Ying. E lo Yang?
Ecco, lo yang ce lo saremmo veramente risparmiato perché, per quanto bella e coinvolgente sia stata l’esperienza del pre Berba Cup, quello che rimarrà maggiormente nelle menti nostre e, temo, dei più sensibili dei Tassinari saranno gli episodi legati al comportamento di una società che ha messo in scena il non plus ultra dei peggiori comportamenti possibili del calcio giovanile.
Questa squadra, che chiameremo A.S.D. Voldemort, non si è fatta mancare nulla. Ragazzini caricati a molla che hanno cercato in ogni singola partita lo scontro fisico, allenatori e dirigenti che somministrano energy drink (ti mette le aliiii …) a bambini di 9/10 anni e, dulcis in fundo, genitori esagitati che ad un certo punto, consci dell’impossibilità di vincere, hanno scatenato un accenno di rissa. Insomma, il pacchetto completo.
Siccome siamo fortunelli ci tocca esordire subito contro la compagine in oggetto. I Tassinari soffrono e combattono e, nonostante le botte rimediate, mantengono un buon equilibrio in campo con le azioni che si alternano da un fronte all’altro. Anzi, i Tassinari riescono a passare in vantaggio a metà tempo con una bella infilata di Cozzetto favorita da un recupero a centrocampo di Schipani. Scarabattola e Carlani fanno buon filtro davanti a Squarta mentre Rocchetti pensa a cucire, con efficacia, i reparti e Sabatino imperversa sulla sua fascia. Il secondo tempo è invece una sofferenza, gli avversari ci assalgono (letteralmente) con una ferocia mai vista, Squarta tira fuori almeno 7/8 interventi da campione mentre troviamo difficoltà ad uscire dalla nostra metà campo. Ci incaponiamo nel cercare la ripartenza dal fondo e questo ci mette costantemente in difficoltà fino a che, a 30 secondi dalla fine dell’incontro, l’ultimo errore in uscita ci è fatale e concede all’A.S.D. Voldemort il pareggio. Peccato.
Il secondo incontro ci vede opposti al Circolo Canottieri Roma. La partita è molto equilibrata e le occasioni non mancano da entrambe i lati, Squarta inventa un altro paio di interventi da urlo mentre Sabatino scalda le mani al portiere avversario con una bella botta da fuori. La trama del secondo tempo ricalca quella del primo e si va avanti con un sostanziale equilibrio anche se i rossoblù iniziano a prendere il sopravvento e Seppoloni, Schipani e Cozzetto iniziano a disegnare trame deliziose in attacco. Il gol è nell’aria ed arriva finalmente al sesto minuto con Seppoloni, imbeccato da Rocchetti, che dribbla il portiere e mette in rete. Sfioriamo anche il raddoppio al nono negatoci solo dalle prodezze del portiere romano. La partita si chiude con la prima vittoria del Santa Sabina.
Il terzo incontro, la mattina seguente, è con la formazione abruzzese del Mondo Curi. I Tassinari partono alla grande e premono sull’acceleratore andando subito vicini al gol con Rusciano e Capaccio ma è Sabatino a portarci in vantaggio. Il raddoppio arriva da Rocchetti al volo servito da Antognelli, mentre Seppo arrotonda da abbondantemente fuori area. Il punteggio potrebbe essere anche più largo ma un po’ di sfortuna e di imprecisione ci tradiscono. Il secondo tempo dovrebbe essere una passeggiata volta ad allargare il risultato per sfruttare, dopo il pareggio iniziale, la differenza reti. Gli abruzzesi però non ci stanno e nel giro di tre minuti accorciano fino al 3-2. Rischiamo anche il 3-3, provvidenzialmente annullato dall’arbitro per un evidente tocco di mano, questa è la sveglia di cui i ragazzi avevano bisogno, si riprendono e ricominciano a macinare gioco ed azioni, abbiamo però bisogno di segnare per poter andare avanti. Il gol arriva con Schipani che all’undicesimo sfrutta una respinta difettosa avversaria e ci porta al definitivo 4-2.
Si iniziano a fare i conti, nel girone c’è rimasto da affrontare i conterranei dell’Orvietana ed abbiamo bisogno di vincere con parecchio scarto dato che al momento siamo secondi, a causa della differenza reti, dietro la Voldemort. Sarà l’emozione o la pressione, sarà il braccino, ma i Tassinari si dimenticano di entrare in campo ed in meno di trenta secondi siamo già sotto 1-0 su una bella azione degli avversari. I nanerottoli provano a reagire ma si vede che non ce n’è ed infatti le azioni si contano sulla punta delle dita ed anzi, San Squarta ci mette le mani diverse volte ad evitare guai peggiori. Il secondo tempo, se possibile, è ancora più complicato ed in avvio subiamo il 2-0 sul solito errore in uscita. Errore fotocopia 5 minuti dopo porta sul 3-0 da cui non sappiamo reagire e su cui si chiude sfida e girone concluso al terzo posto. Si va al girone, a tempi unici da 15 minuti, per l’assegnazione dei posti dal 9° al 12°.
Il pomeriggio, e qui un piccolo appunto ai Tassinari va fatto, si trasforma in un piccolo calvario. Gli avversari (Olmoponte, Gubbio e Ducato Spoleto) non sono tutt’altro che irresistibili, i Tassinari però hanno decisamente mollato non vedendo nella vittoria del girone un obiettivo appetibile.
Con la Olmoponte è Cozzetto a portarci in vantaggio ben servito da Rusciano poi però, convinti di aver già vinto, prendiamo 3 gol uno in fila all’altro.
Copione similare con il Gubbio, stavolta è Carlani, schierato sulla fascia sinistra, a portarci in vantaggio. Il pareggio avversario arriva su rigore e come prima il gol subito ci butta giù e poco dopo subiamo il 2-1 su punizione.
L’ultimo incontro, con la capolista del girone, ci rigenera un po’, almeno dal punto di vista del gioco. Ci provano Scarabattola, Seppoloni e Sabatino già dall’avvio mentre il vantaggio arriva su un autogol dopo un’azione carambolesca. Tiro di Seppoloni, respinta del portiere Rocchetti tenta di ribadire in rete ma coglie il palo, la palla carambola sulla testa del difensore avversario e finisce in rete. Flipper!!! Antognelli di testa (di testa???) coglie il secondo palo del match mentre Carlani e Capaccio provano dalle lunghe (siderali) distanze. La partita sembra chiudersi in modo positivo quando allo scadere ci viene fischiato contro il secondo rigore di giornata che porta i nostri avversari al pareggio e relega i Tassinari al 12° posto.
Che dire di questa esperienza? Tutto sommato positiva. I Tassinari, cali di concentrazione a parte, hanno dimostrato di poter stare nel gotha del calcio dilettantistico giovanile italiano senza complessi di inferiorità pur mantenendo lo spirito di correttezza e sportività rossoblù. Il gruppo di matti al loro seguito, discutibili fedi calcistiche a parte, continua a confermarsi come un coacervo di rumorosi caciaroni capaci di godersi il piacere di assistere insieme alle gesta mirabolanti dei nanerottoli. Per quanto riguarda il mister poi … è inutile che cerchi di intenerirci portandosi al seguito quella martire della sua dolce metà, o arrivano i risultati o la colomba non si mangia!