Un giorno di (stra)ordinaria follia per i Piccoli Amici

Umbria Junior Cup

Categoria   Piccoli Amici

I PICCOLI EROI 2008 CONQUISTANO IL TROFEO. Tutto si sarebbe detto di questa giornata, difficile, complicata, dura, divertente, entusiasmante, ma mai si sarebbe pensato ad un cammino così tortuoso per raggiungere qualcosa che non sembrava più alla portata dopo le prime 2 partite. Ma andiamo con ordine. Giornata che comincia con un cielo per niente promettente, sprazzi di pioggia e tanto vento. Arrivano i ragazzi ancora un po’ assonnati, arriva il mister carichissimo, ed un seguito di ben 4 accompagnatori (tra reali e sedicenti). Apriamo noi la giornata per fare gli onori di casa contro la Sinalunghese. Inizia il match e siamo subito sotto di un goal. Ancora dobbiamo alzarci dal letto che la Sinalughese raddoppia. I nostri cercano di risvegliarsi dal torpore ma finisce il primo tempo sul 2 – 0 per gli ospiti. Secondo tempo che inizia con il goal di Pasqualoni in mischia che accorcia le distanze e poco dopo soltanto un palo (il primo di giornata) nega il meritatissimo pareggio dei nostri. Finisce 2 – 1 per la Sinalunghese che incamera i primi 3 punti del girone A. Nell’altro match il G.Castello supera di misura (1-0) lo Jesina A, i nostri prossimi avversari. Prima dell’intervallo per il pranzo andiamo ad affrontare lo Jesina A per un match che sa già di dentro o fuori. Si comincia con il S.Sabina che si riversa sulla metà campo avversaria colpendo con un tiro angolato di Pispola e portando i nostri ragazzi in vantaggio. Poi altri 2 pali ed una traversa (davvero bello l’impatto di testa sul pallone di Antognarelli da cross da calcio d’angolo) lasciano il punteggio invariato alla fine della prima frazione. Risultato ingiusto. Si ricomincia con i nostri che di nuovo vanno in avanti per mettere al sicuro il match per disputarsi con buone chance il passaggio del turno nell’ultima gara ma, beffa delle beffe, nell’unico tiro in contropiede lo Jesina A trova il pareggio sul fischio di fine gara. Incredibile il risultato con gli Dèi del calcio che voltano nuovamente le spalle ai ragazzi di Schipilliti. Nell’altro match del girone Sinalunghese e G.Castello pareggiano 0 – 0 e il girone dopo 4 partite recita così: Sinalunghese 4, G.Castello 4, S.Sabina 1, Jesina A 1. A questo punto inziano i conteggi per capire a quale risultato aggrapparci nell’ultimo match. Il verdetto è unanime: SIAMO CONDANNATI A VINCERE. Con 2 goal di scarto sarebbe matematica, con uno si dovrebbe attendere il risultato dell’altra partita, ma dato che i biscotti sono tutti finiti in un famoso Svezia – Norvegia, pensiamo alla nostra gara. Schipilliti fortemente sotto stress si lascia andare ad un commento: “Se passiamo il turno vinciamo la coppa!!!” Si pranza in tranquillità ed allegria ma, come si rientra in campo qualcosa è cambiato negli occhi dei nostri ragazzi. Si parte subito all’assalto, ma l’ennesimo palo di giornata (stavolta di Tomassini) nega il vantaggio ai nostri. Passa poco che un Pispola in forma “Champions League” regala la gioia alla tifoseria trasformando in rete un passaggio di Tomassini. 1 – 0 per noi e palla al centro. Non ci sono altri sussulti e si va al riposo con un goal di vantaggio. Riprende il tempo con Antognarelli che stampa sul palo un tiro da fuori e sul contropiede Monsignori salva tutto in uscita. I nostri stringono i denti e portano a casa il goal che potrebbe valere il passaggio del turno. Si rimane tutti lì a guardare l’ultimo match che finisce con risultato a favore nostro che ci spedisce in semifinale contro la Nestor, unica squadra a punteggio pieno dei 2 gironi. Le brutte notizie non sono finite perchè il regolamento parla chiaro: nelle semifinali in caso di parità passa la squadra meglio piazzatasi nel girone; di nuovo condannati alla vittoria. Schipilliti allora si mette su internet a riguardare la partita perfetta di una famosa semifinale di Champions League del 2007: Milan – Manchester UTD finita poi 3 – 0…chissà che venga l’ispirazione. Si va in campo e i nostri partono subito senza timori all’attacco. La Nestor si chiude, ma dopo l’ennesima coppia di pali di giornata (e siamo a 7 legni colpiti), Tomassini con una sassata devastante alla Roberto Carlos sgretola il muro che la Nestor aveva costruito davanti alla porta. Si riparte e subito Pispola raddoppia. Viene giu la recinzione, chi salta sopra gli autobus, chi si tuffa nelle pozzanghere per la gioia. Primo tempo che finisce con un altro palo dei nostri beniamini. Si riparte e Pasqualoni fissa sul 3 – 0 il punteggio. Inizia la ola sugli spalti. I nostri si rilassano e la Nestor colpisce. 3 – 1. A questo punto, il bomber dei bomber del Santa Sabina Antognarelli, decide di dare una svolta al match e con un diagonale di chirurgica (si chieda ad Antognarelli senior perchè) precisione tocca il palo ed entra in rete (finalmente un palo amico). Sul 4 – 1 la Nestor le tenta tutte e addirittura arriva la segnatura con un lancio dalla difesa che piuttosto che primo passaggio sembra ultima spiaggia. Termina con il punteggio di 4 – 2 ed i ragazzi cominciano a sognare e far sognare la tifoseria. Escono come gladiatori dai campi laterali per accingersi ad entrare nello stadio per l’ultimo atto del torneo. In finale c’è la Jesina B e già si iniziano a sentire frasi del tipo: ”Nessuno è profeta in patria” con Lepri, Antognarelli e Pasqualoni che iniziano gli scongiuri. Inizia la finale e subito i rosso/blu si riversano in attacco con Anas che trasforma il primo pallone che tocca. 1 – 0 e delirio sul parterre dove sono collocati i tifosi di casa. Si riparte e su cross di Tomassini il difensore per anticipare Anas spedisce nella propia porta. 2 – 0 e fine primo tempo. Si riparte e il Santa Sabina subisce quasi subito il goal dell’ 2 – 1. Si riaprono i giochi. Allora la Jesina B parte all’assalto, ma su un contropiede orchestrato dal duo Antognarelli/Cavalaglio, i nostri guadagnano un calcio d’angolo. Parte il passaggio di Cofone che imbecca Monsignori uscito dai pali (stile Higuita o Campos vedete voi) che con un sinistro alla Grosso (stile mondiali 2006) infila a fil di palo la palla del 3 – 1. Al che Monsignori senior si lascia andare ad un “L’ha messa in ghiaccio, l’ha messa in ghiaccio, l’ha messa in ghiaccio!!!” A due miunti dalla fine lo Jesina B accorcia ulteriormente le distanze, ma non c’è più tempo, fischio finale con i Piccoli Amici 2008 che diventano campioni di categoria dell’Umbria Junior Cup e alzano gloriosi il trofeo che ad inizio giornata, dopo le prime due partite nessuno avrebbe pensato regalando un sogno ed una giornata indimenticabile a se stessi, al mister (visto sorridere per la prima volta dall’inizio del torneo) ed a tutti i loro tifosi. GRAZIE RAGAZZI E CONTINUIAMO A SOGNARE CON LE VOSTRE PRODEZZE.

Le Pagelle

ANAS – Il gol segnato in finale e l’autogol provocato lo ripagano dei chilometri corsi durante tutta la giornata all’inseguimento degli avversari. ANTOGNARELLI – Si danna durante tutte le partite a cercare il gol sbattendo continuamente contro pali e traverse finchè trova un palo amico e regala la finale ai suoi mettendo in sicurezza il punteggio. CAVALAGLIO – Corre su tutti i palloni, tutti gli avversari sentono il suo fiato sul collo. Instancabile per tutta la giornata gli manca solo il gol per l’idillio della giornata. COFONE – Prestazione sontuosa davanti alla difesa. Non sbaglia un pallone, imposta il gioco in maniera impeccabile e lavora al servizio della squadra durante ogni singolo minuto delle gare. LEPRI – Una diga in difesa. Dopo la prima partita in cui probabilmente doveva ancora uscire dalle braccia di Morfeo, dalla seconda in poi non sbaglia più nulla concedendo poco o niente agli avversari. MONSIGNORI – Stile Garibaldi (Eroe dei due Mondi) si può riassumere il suo torneo in due momenti: il primo è il doppio intervento allo scadere della gara contro G.Castello per il passaggio del girone, e il secondo è il gol che chiude virtualmente la finale. PASQUALONI – Tiene alta la squadra in tutti i momenti di difficoltà, evitando così di essere schiacciati dagli avversari e trova due gol nel torneo proprio come fece Toni ai Mondiali 2006. PISPOLA – Pallone d’oro davvero vicino, dopo una prestazione che è stata davvero superlativa. Contro Jesina A e G.Castello, quando c’era da togliere le castagne dal fuoco c’era sempre lui a pensarci. SABATINI – Subisce 2 gol sulla prima partita non per colpa sua e comunque sul primo gol tocca, ma non riesce a deviare quel tanto che basta per non subire la rete. Da qui in poi fa meglio di Buffon ai Mondiali 2006 non subendo più gol fino a conclusione del torneo. TOMASSINI – Macina chilometri sulla fascia sinistra, va avanti, tira, torna a coprire, crossa, lancia (gli manca solo di stare in porta) e l’unico gol che fa è fondamentale per sbloccare psicologicamente una partita difficile. All. SCHIPILLITI – Ci mette la faccia da subito, togliendo stress alla squadra e conducendola alla vittoria finale come fece Bearzot nell’82.

Umbria Junior Cup: Categoria Pulcini 2007 di altissimo livello tecnico con la vittoria finale del Santa Sabina

Otto squadre competitive, ben quattro provenienti da fuori regione, si sono contese sino a tarda sera il 2° Trofeo dell’Umbria Junior Cup. Cercherò di essere obiettivo e cronista, anche se la partecipazione nel seguire i ragazzi di Santa Sabina potrebbe non consentirmi la necessaria lucidità per esporre asetticamente la cronaca del Torneo. Girone A che si componeva con la squadra di casa, il Giovanni Castello B di Roma, la Polisportiva Castiglionese ed il Castiglione Calcio squadra viterbese. Nel raggruppamento B erano inserite il Giovanni Castello A, la Sinalunghese di Siena, la Nuova Fulginium e per chiudere il Tavernelle. Prima partita di giornata tra il Santa Sabina e la Polisportiva Castiglionese, con aria fredda, forte vento che spirava trasversalmente e le squadre che erano molto contratte all’inizio ed intimidite reciprocamente. Primo tempo senza sussulti, con poche emozioni e gioco che ristagnava a centrocampo, quindi nella ripresa il vantaggio dei locali con Tank Mattioli, bravo a ribadire in rete una respinta del portiere su tiro di Panic Room Nicolò. A pochi minuti dal termine, una sventola dalla distanza di Krol Tarantino suggellava prestazione e match con un perentorio risultato all’inglese 2-0. Nel derby umbro nel girone B tra Tavernelle e Nuova Fulginium, partita densa di emozioni ed occasioni da rete, che i folignati fanno propria sul finale di gara, vincendo per 2-1 la sfida ed incamerando i tre punti. Era la volta del Giovanni Castello B, squadra molto tecnica, che disputava una grandissima partita contro il Castiglione Calcio vincendo la sfida per 12-0, risultato rotondo anche grazie a reti in mischia ed al fatto che l’organico dei viterbesi comprendeva anche qualche piccolo atleta del 2008. Comunque prova più che dignitosa, risultato a parte, del Castiglione Calcio opposto ai rossoneri romani. Quindi scendevano in campo i cugini del Giovanni Castello A opposti alla Sinalunghese, per quella che sarà la più bella partita del girone eliminatorio B e tra le più belle dell’intero Torneo. Entrambe le squadre mostravano grandi individualità, ma anche una coralità notevole. Ottime giocate individuali ed azioni ed emozioni importanti per tutto il corso del match. Alla fine la spuntano i romani per 2-1, ma entrambe le squadre hanno fatto capire di essere tra le favorite per la conquista del trofeo. Nel gruppo A sfida al cardiopalma tra Junior Santa Sabina e Giovanni Castello B per il primo posto, con le squadre protagoniste per tutta la durata del Torneo. Alla fine la spuntano i rossoblù locali per 3-0, ma il risultato è più netto di quanto le forze in campo abbiano dimostrato. Qualificazione e primato assicurato per il Santa Sabina, ma i romani sicuri protagonisti nel proseguo del Torneo. La Polisportiva Castiglionese regolava con un perentorio 7-0 il Castiglione Calcio, così come il Giovanni Castello A superava agevolmente il Tavernelle per 8-0. La Sinalunghese superava nella partita spareggio la Nuova Fulginium e staccava il pass per la semifinale, raggiungendo il Santa Sabina vittorioso per 10-0 contro i viterbesi del Castiglione Calcio. Alle due squadre si aggiungono le compagini A e B del Giovanni Castello che superano rispettivamente la Nuova Fulginium 2-1 e la Polisportiva Castiglionese per 5-1. Semifinali da vero spettacolo con la sfida tra le due squadre romane, Giovanni Castello A contro la squadra B, vinta da quest’ultima per 3-1 al termine di un match con emozioni ad ogni secondo, mentre grandi applausi per le due altre semifinaliste, Santa Sabina e Sinalunghese, con i primi vittoriosi per 2-0, al termine di una gara con innumerevoli occasioni da una parte e dall’altra. Finale tra il Giovanni Castello B ed il Santa Sabina sul manto nuovissimo del campo A con la tribuna strapiena e tifo da spalti di categorie ben diverse. IMG_2148

Le squadre iniziavano la sfida a ritmi vertiginosi, ed il pubblico era costretto ad applaudire praticamente ad ogni azione di entrambe le squadre. I romani riuscivano ad imporre un’ottima tecnica corale, facendo circolare bene e velocemente la palla ed obbligando i rossoblù a muovere la difesa. In un paio di occasioni, la capacità di riuscire a trovare il varco giusto, permetteva al Castello di concludere, ma oggi il Bradipo Leoncino Alunni era particolarmente sostenuto dalla fortuna e riusciva a difendere la propria porta. Al termine del massimo sforzo degli ospiti, una conclusione dell’esterno destro, veniva sporcata in calcio d’angolo da una bella, e fortunata, parata del Bradipo. I ragazzi riuscivano a scrollarsi di dosso la tensione, cominciando a giocare come amava boxare Cassius Clay: vola come una farfalla, pungi come un’ape. Ed i rossoblù cominciano a pungere. Azione in velocità e Nicolò appoggia verso Fefo, che allunga la falcata, sostiene il contrasto di spalla del suo marcatore e conclude con un tiro ad incrociare di destro. Prima ancora che la sfera varchi la linea di porta, l’urlo del Flavio Mariotti spazza via qualsiasi dubbio: è la rete del vantaggio e con questa andiamo al riposo. Il rientro in campo è bellissimo: i gladiatori romani portano avanti l’assedio senza tregua verso la nostra porta, ma gli etruschi umbri guidati da Tarquinio il Superbo detto il Tasso non arretravano neppure di un centimetro regalando al pubblico una sfida d’altri tempi, sempre estremamente corretta, come l’assegnazione da parte dei bambini degli angoli o delle rimesse senza bisogno alcuno dell’intervento arbitrale. Massimo sforzo dei gladiatori romani, e contropiede letale degli etruschi. La palla passava tra i magici piedi di Alexis, che riusciva ad appoggiarla a Dado Matisse. Stop, palla che scorre un metro e botta in diagonale di sinistro per una delle reti più belle del Torneo. Il doppio vantaggio non solo non tagliava le gambe ai rossoneri, ma ne alimentava l’ardore agonistico, costringendo i rossoblù alla difensiva. Mister Jack Tassini cambiava ruoli, schemi e uomini, per cercare di dare massimo impulso ai suoi, ma l’assalto del Castello portava i suoi giusti frutti con una bellissima rete del bravissimo esterno sinistro. 2-1 per il Santa Sabina ed ancora sette minuti da giocare. Folate offensive del Castello, che però inevitabilmente si scopriva, lasciando il fianco al Santa Sabina, bravo ad approfittarne con una giocata in tre tocchi a liberare Alexis davanti al portiere. Braccia al cielo di tifosi e compagni di squadra prima ancora che Alexis sferri il tiro del 3-1. Partita finita? Macché. I rossoneri non si danno mai per vinti, e accorciano nuovamente le distanze con una bella azione manovrata, a cento secondi dalla fine. Un count down infinito, con la sofferenza di tutti i genitori in tribuna, di coloro che vedevano i propri bambini perdere nella speranza di agguantare in extremis il pari, la sofferenza dei genitori del Santa Sabina che contavano ad alta voce, sperando che questo potesse velocizzare il movimento della lancetta dei secondi. Era un vero e proprio gioco di sguardi, con i bambini alla frenetica ricerca del pallone, chi per spedirlo in rete, chi per spazzarlo lontano e liberare l’urlo di gioia. Finita. Il Santa Sabina supera una squadra fortissima per 3-2 e si aggiudica il 2° Trofeo Umbria Junior Cup 2016. Una giornata di sport, dove i bambini hanno sorriso tutto il tempo, nonostante pioggia e vento, e dove alla fine hanno vinto proprio tutti. Un plauso a mister Giacomo, per aver trascorso quasi dodici ore a stretto contatto con i bimbi, un grazie a tutti i genitori che hanno dato una mano in qualche modo, un abbraccio forte a tutti i Pulcini 2007, perché la vittoria di questi ragazzi è frutto di un insieme di situazioni, che sono iniziate a settembre, proseguite a Natale, consolidate a carnevale, cristallizzate a Pasqua e finite con l’arrivo e l’avvento dell’estate. Abbiamo tre squadre che stanno crescendo in modo incredibile, e questo permette a coloro che hanno giocato oggi di aver rappresentato al meglio tutti quanti. Cinque partite, cinque vittorie, unica squadra dell’Umbria Junior Cup ad aver vinto sul campo tutte le partite, dieci tempi, 120 minuti giocati con 20 reti realizzate e solamente 2 subite. Per 1 ora e 51 minuti, ripeto 1 ora e 51 minuti la porta dei Pulcini 2007 è rimasta inviolata, subendo due reti negli ultimi nove minuti della finalissima. Questo merito va condiviso con tutti gli oltre trenta bambini della squadra. Non possono giocare tutti, purtroppo, e non troveremo mai una ‘giusta formula’, checché se ne dica, ma la vittoria di oggi è dei Pulcini 2007. Di tutti. Soprattutto dei nostri fantastici, strepitosi, straordinari, meravigliosi bambini. Emozionante.

IMG_2163

Il Dado è Tratto, non oltre il Rubicone bensì il Tevere in quel di Ponte Valleceppi

Giovanissimi Sperimentali   All. J. Giugliarelli

Ponte Valleceppi – Santa Sabina   4-1

Pomeriggio ponteggiano “nero” come il tempo per i ragazzi rossoblu che escono sconfitti per 4 ad 1 nel confronto con i giovani del Ponte Valleceppi. Anche la prestazione non soddisfa i “tifosi” che “mugugnano” per alcune discutibili decisioni dell’arbitro, ma alla fine i ragazzi non hanno fatto vedere quel bel calcio espresso in altre occasioni. Certo, la pioggia battente infastidisce entrambe le squadre, ma ai nostri ragazzi “annacqua” le idee. I primi minuti dell’incontro sono di marca rossoblù che riescono a manovrare bene a centrocampo, ma senza impensierire la difesa locale. Il Ponte Valleceppi agisce con ripartenze veloci e ficcanti e inizia a guadagnare un pò di campo. Dopo un tiro verso la porta difesa da Cuppoloni, lo stesso fà sua la palla e rilancia con sicurezza per una buona ripartenza del Santa Sabina che però non trova buona sorte in attacco. Da lì a poco il Ponte Valleceppi passa in vantaggio. Bella azione di un attaccante locale che entrato in area viene contrato fallosamente da un difensore rossobù e l’arbitro assegna il rigore che viene trasformato impeccabilmente. Si riparte e subito il Santa Sabina ha un’ottima occasione con Fuso che liberato al limite, lascia partire un bel tiro che però il portiere riesce a bloccare. La pioggia battente non dà tregua e i ragazzi in campo ne sono infastiditi. Non di certo se ne preoccupa Daniele Cuppoloni che mette in mostra le sue ottime doti di portiere: sugli sviluppi di una punizione dal limite prima, in tuffo, devia la palla e poi la recupera con un ottimo scatto felino; in altra azione, ancora da tiro da fuori, devia in angolo. Al Ponte Valleceppi non viene convalidata una rete per giusto fuorigioco, ma forse, è l’unica corretta decisione di tutto l’incontro. Anche Cecchetti ci prova, ma una sua galoppata sulla fascia con cross finale non trova compagni pronti alla conclusione a rete. Cerinei lavora molti palloni, ma spesso viene efficacemente bloccato dalla difesa locale ed il nostro centrocampo, con Cornicchia e Sciurpa non riesce a dialogare con le punte: è vero, ci sono anche gli avversari molto grintosi e a volte tatticamente fallosi, ma l’arbitro oggi lascia correre troppo. Anche i nostri difensori, Checcarelli Martinelli e Segaricci, pur lottando, non sono efficaci come al solito. Si và così al riposo e alla ripresa delle ostilità mister Giugliarelli prova a dare una scossa ai propri ragazzi mettendo in campo Lo Vaglio e Guzman al posto di Cecchetti e Sciurpa. Il Ponte Valleceppi risponde con l’ingresso in campo di due ragazzi fisicamente superiori (almeno in centimetri) che in breve tempo fanno la differenza. Ora la squadra locale tenta più volte di superare difesa e portiere con tiri dal limite e cross per i “lunghi”, ma in porta c’è Cuppoloni che salva la squadra dal secondo gol con un paio di ottimi interventi. Alla fine però nulla può sull’incornata ravvicinata di un attaccante locale su calcio d’angolo: 2-0 In precedenza i ragazzi rossoblù avevano contestato all’arbitro l’assegnazione dell’angolo che però era rimasta impassibile nella sua decisone. Colpiti nell’orgoglio i ragazzi santasabinesi tentano di raddrizzare la partita e ancora una volta sale agli onori della cronaca l’arbitro: Lo Vaglio ben lanciato verso la porta avversaria viene fermato per fuorigioco dalla stessa (si avete capito bene l’arbitro era una donna, senza nulla togliere a lei ed al gentil sesso..), ma a noi, in linea con l’azione, era sembrato perfettamente in gioco… Ultimi due cambi per i rossoblù: staffetta consueta dei portieri Consalvi per Cuppoloni e Sagarriga Michele per uno sfinito Cornicchia. Guzman a centrocampo è bravo a portar su palla, ma poi la squadra si perde tra le maglie locali. Anche Consalvi ha l’occasione per mettersi in mostra fermando con buona scelta di tempo un attacco locale. Il Ponte Valleceppi con “molta” fortuna trova anche la rete del 3-0: l’azione è rocambolesca perchè la palla, arrivata a mezza altezza nell’area piccola, viene contrata dal portiere Consalvi, dal difensore Segaricci e da un attaccante ponteggiano che dopo un batti e ribatti, con un colpo di testa/spalla insacca nella porta sguarnita. Mai resi, i ragazzi rossoblù ripartono e da una buona azione di “Sebi” Guzman conquistano un calcio di punizione a pochi metri dal limite dell’area di rigore: va sulla palla Nicolò Caporalini che con una traiettoria beffarda e con il velo di Lo Vaglio trafigge il portiere locale: 3-1 (almeno il gol della bandiera!) Peccato che nel recupero, da un tiro dal limite dell’area rossoblù, con l’intento di respingere la palla, Frattegiani mette fuori causa Consalvi e sigla il più assurdo degli autogol. Non se lo merita perchè anche oggi Mattia ha dato tutto in campo figurando tra i migliori e questa malaugurata deviazione non ci voleva proprio… Finisce l’incontro e il Ponte Valleceppi fa festa mentre i ragazzi rossobolù cercano di capire il perchè di questa opaca prestazione. Ci stà tutto nel calcio anche una giornata come questa dove riesce poco però l’importante è fare tesoro di questa situazione e ripartire: siete qui per imparare! Buona domenica a tutti!

Unknown

Dal nostro inviato Pierluigi Martinelli

Il Sabato … o La Domenica del Villaggio…a Santa Sabina!

Le emozioni di una giornata speciale – 03/04/2016, Santa Sabina

Erano gli anni delle interminabili partite in campi incolti, a volte appena mietuti dal grano, a volta appena abbandonati dal fango lasciato dalla pioggia di un’ora prima.
Erano gli anni dei calci senza sosta nelle piazzette davanti alle chiese o nei cortili delle case; erano gli anni del “chi arriva gioca”, all’insegna del giocano tutti, grandi e piccini, bravi e meno capaci; erano gli anni del “il pallone è il mio e…”, e alla fine si continuava a giocare; erano gli anni che si usciva da scuola e i compiti diventavano l’unico ostacolo alla libertà del pallone e degli amici; erano gli anni in cui dopo i compiti, gli adulti restavano fuori dal campo da calcio e si cresceva organizzando squadre e regole, imparando dai propri errori di organizzazione e di gioco senza che nessuno ci aiutasse a comprenderli e superarli; erano gli anni in cui nessuno e tutti erano gli arbitri della partita, nessuno faceva davvero il portiere; erano gli anni in cui l’amicizia se ne andava a quel paese per una rimessa laterale ingiustamente “arraffata” dalla squadra avversaria, in cui per un fallo di troppo ci si menava quasi tornando a casa con l’”odio” della sconfitta nel cuore…ma che durava il tempo di organizzare la prossima partita, sicuramente il giorno seguente.
Perché era il tempo in cui il “ci si vede al solito posto, solita ora”, stesso campo stessa palla, era una regola non scritta…e non mancava mai nessuno; era il tempo in cui si tornava a casa sporchi di fango e sangue, quando il sole era tramontato da un pezzo, con la mamma dietro la porta pronta a “darti il resto”…ma dentro di te sapevi che quello era il prezzo che si poteva –e doveva!- pagare per la libertà di inseguire la passione, il sogno dato da un pallone mezzo bucato.
Erano gli anni in cui il pallone oltre la rete non significava “meta” (rugbianamente parlando)…ma “metà”, reso tale dalla zappa del contadino del terreno limitrofo, il nostro più acerrimo nemico, dopo i compiti a casa, appunto.
Erano gli anni di Holly e Benji (i campi potevano essere larghi e lunghi…al’infinito), dei mitici “supersantos” e “tango” e solo raramente dal pallone di cuoio; delle porte fatte con due pietre trovate a caso; erano gli anni del Liverpool di Grobbelaar, della Juve di Zoff e Platini e della Roma di Bruno Conti ma anche della Steaua Bucarest, del Porto, del PSV Eindhoven prima che arrivasse il Milan di Sacchi e della storia a chiudere quell’epoca; erano gli anni in cui appena finiva la partita in TV si correva ad emulare le gesta dei nostri miti giù per strada.
Erano soprattutto gli anni del calcio democratico, aperto a tutti, del calcio come palestra di vita prima che di sport, del calcio come occasione per vivere la libertà nella sua essenza più profonda, per crescere con e senza un pallone tra i piedi, per confrontarsi con se stessi e con gli altri.
Erano –anzi sono- quelli, gli anni di noi “Piccoli genitori”, espressione che semplicemente vuole definire sinteticamente il legame aperto tra il sogno e la passione dei bambini che inseguivano quella palla a cavallo degli anni 80 e quelli –classe 2007/2008 più o meno- che facevano lo stesso nella meravigliosa cornice offerta dalla nostra scuola calcio, nella giornata di ieri.
E’ stata grazie alla voglia di sognare chissà cosa, all’idea di noi #primadituttogenitori, alla voglia di assecondare questa non-iniziativa (perché di fatto, non organizzata nel senso proprio del termine ma venuta e cresciuta un po’ così nel tempo intercorso dal pomeriggio di un sabato a quello della domenica successiva) da parte della società Santa Sabina (che ci ha messo a disposizione…qualunque cosa di cui i bambini avessero bisogno per stare bene…GRAZIE!!!!), all’impegno di un foltissimo gruppo di genitori e alla voglia di scendere in campo, di giocare, divertirsi e regalarci ancora e ancora un briciolo di sogno dei nostri splendidi ragazzi che la fantastica giornata di ieri è stata possibile, rappresentando a mio avviso –ma non solo, credo- uno dei momenti più belli, emozionanti ed entusiasmanti della stagione NON calcistica 2015/2016.
Non pensavamo nemmeno noi potessimo trovarci, alle 17:30, ad assistere ad una maratona calcistica fatta di quasi 40 bambini, autodivisisi sulle 3 zone del campo originale del santa sabina con noi genitori a far da tifoseria non organizzata. CHE SPETTACOLO DAVVERO!!!
Questo “articolo” vuole essere solo un grazie ancora a chi ha avuto l’idea e alla società sportiva che ne ha permesso la realizzazione in una condizione di estrema sicurezza e piacevolezza nonché a tutti i genitori interventi. Ma soprattutto l’auspicio che si possa rifare, quanto prima. Perché quella “meravigliosa maniera di un tempo” di vivere il calcio e lo sport resti viva tra noi e diventi parte dei nostri ragazzi. I nostri piccoli grandi campioncini di emozioni!
Grazie a tutti!

Dal nostro inviato e fotografo Vincenzo Iannotta

La Collezione delle Figurine…. dai Campioni della Serie A a quelli del Santa Sabina.

Finalmente. L’Album delle Figurine del Santa Sabina è uscito. Appuntamento davvero bellissimo, che rappresenta oggi un momento di passione, sorrisi e felicità, per chi si ritrova nelle figurine con scambi annessi, ma rappresenterà di certo un ricordo meraviglioso quando tra qualche anno ci si ritroverà a sfogliare quelle pagine ritrovando amici, compagni e mister che hanno accompagnato una fase di crescita della propria vita.

Abbiamo incontrato Michele De Nicolò all’interno della sede del Santa Sabina e gli abbiamo chiesto di parlarci di questa bella iniziativa.

IMG_1456

‘Ciao Michele, intanto auguri ‘pasquali’ come prassi vuole! Sto sfogliando l’Album delle Figurine del Santa Sabina stagione 2015-2016 ed emana un profumo primaverile. Ti chiedo qual è la tua prima impressione.’

‘Ciao a te ed auguri a tutti i nostri ‘lettori’ e comunque a tutti i ragazzi del Santa Sabina, dirigenza, mister, accompagnatori e genitori. Per quanto riguarda la tua domanda, a volte basta davvero poco per farci tornare indietro negli anni. Oggi, per esempio, mi è capitato casualmente di avere tra le mani e sfogliare, l’album della raccolta calciatori del Santa Sabina della stagione 2007/2008. E’ di mio figlio, il più piccolo…si fa per dire. 19 anni, ma, per fortuna, con alcune passioni che ripercorrono quelle della mia gioventù. Ogni anno raccoglieva le figurine (precedentemente quelle più famose della “Panini” e dei calciatori professionisti), e senza soluzione di continuità, conservava tutti gli album, passione condivisa dal sottoscritto. Certo, pensando che oggi le bustine delle figurine della Panini in edicola costano 70 centesimi, ciascuna, la memoria torna indietro agli anni ‘70. “Caspita, 70 centesimi?! Ti ricordi quando le pagavamo addirittura 10 lire? Le “dieci lire” delle bustine rappresentavano se non tutto, tantissimo per la nostra generazione. Esse, infatti, erano il frutto del nostro impegno settimanale alla scuola, catechismo… e basta! Perché non esisteva altro, che la Domenica si concretizzava nelle 100 lire che i nostri genitori ci davano, con nostra immensa gioia e con le quali potevamo acquistare, appunto, le tanto agognate bustine dei calciatori: non prima però di essere stati a messa. Dopo la Santa messa, una corsa all’edicola e via all’acquisto delle figurine.’

‘Stai parlando di un’epoca completamente dimenticata…le lire..la paghetta…’

‘Con 100 lire ben 10 pacchetti..Pensate! Poi iniziavano gli interminabili scambi di figurine e i tanti giochi che con le stesse si facevano: Colletto, colore, squadra cappotto ecc. La ricerca dei “difficili” lo “sbolognamento!” quanto più possibile dei “triploni”; la ricerca della “squadra” o lo “scudetto” che ci mancava e che avremmo però “pagato a “caro figurine”: potevano valere anche tre o quattro calciatori. C’era però qualcosa, alla quale occorreva fare molta attenzione: quella di non scambiare le figurine “valida”. La “Valida” o “bisvalida” erano quelle figurine che riportavano sul retro per l’appunto, tale dicitura. La loro raccolta premiava i collezionisti più assidui con ricchi premi. Quasi in ogni bustina vi era una “valida”. L’album riportava nelle ultime pagine l’elenco dei regali e le modalità per ottenerli: palloni di cuoio, magliette e completi da calciatore, l’intramontabile “almanacco del calcio” e tanti altri “sogni” di noi bambini. Oltre alle bustine domenicali, qualcuno di noi riusciva a comprare qualche bustina anche in settimana, approfittando di una piccolissima “cresta” che a volte si faceva su un qualche commissione che la mamma ci affidava al vicino negozio alimentare. Il completamento dell’album era il successo al quale tutti aspiravamo. Per coloro ai quali mancavano solo una o due figurine, era una vera disdetta. Ogni bustina che si apriva era un battito di cuore nella speranza di veder spuntare il calciatore mancante. Si accumulavano così centinaia di doppioni che, alla fine, difficilmente si sarebbero scambiati.

‘Come si riusciva a terminare l’album?’

‘Le soluzioni per finire l’album erano due: sperare nella “comprensione” di qualche amico che in cambio di decine e decine di figurine ti consegnava quella mancante oppure, ma era una cosa che si faceva a malincuore e quasi di nascosto e anche vergognandosene un po’, chiedere direttamente alla “Panini” la o le figurine mancanti. Quando già eravamo più grandicelli cominciò ad essere consueto lo scambio di figurine tra compagni di scuola: ma non in classe! Altrimenti il professore te le requisiva ( i più maligni dicevano che lo faceva di proposito per portarle ai suoi figli…). Funzionava più o meno così: ciascuno portava a scuola l’elenco delle figurine mancanti e lo consegnava ad un compagno il quale poi, a casa, ne avrebbe controllato i numeri con quelli che aveva e il giorno successivo li portava a scuola e, durante la ricreazione, li consegnava a colui che le aveva chiesto, ottenendone in cambio quelle che servivano a lui. In tal modo si accelerò di molto il riempimento dell’album. La raccolta dei calciatori era, insomma, una vera e propria passione.

‘Cosa pensi sfogliando questo album, l’album del Santa Sabina?’

‘Dopo esserci lasciati andare a questi ricordi, e, non senza una punta di nostalgia, penso: “Che bella iniziativa quella del Santa Sabina Calcio che da nove anni a questa parte pubblica l’album con la raccolta delle figurine di tutti i ragazzi e le ragazze che dalla Prima Squadra e dalla Squadra Femminile, fino ai Piccoli Amici (che hanno appena compiuto 5 anni) vestono la casacca rossoblù”. È bello rivedere nell’album di nove anni fa, nelle categorie pulcini, dei piccoli giocatori che oggi militano invece in prima squadra. E sarà ancora più bello, per ciascuno di quelli che ha portato avanti la collezione, sfogliare l’album fra uno, dieci, cinquant’anni, rivivendo il sogno di questi anni. Certo, tra le figurine non ci sono i campioni della serie A…. ma ci sono proprio i nostri ragazzi, i loro amici, le persone che li hanno accompagnati in quest’avventura sportiva della propria gioventù.

‘Pensi che la raccolta di figurine sia una cosa ‘da bambini?’

‘Spesso consideriamo il fenomeno degli album di figurine una cosa più o meno riservato ai bambini o ai ragazzi. In realtà, secondo stime della Panini, circa il 50 per cento degli acquirenti di figurine Panini sono adulti. In Brasile la presidente Dilma Roussef ha dichiarato di essere impegnata a scambiarsi figurine con il suo nipotino di tre anni. Un politico dell’opposizione, in Ecuador, qualche giorno fa ha interrotto le sue polemiche su Twitter contro il presidente Rafael Correa, per fare un appello e chiedere se qualcuno potesse fornirgli alcune figurine che mancavano al suo album. Le figurine non sono solamente fotografie, ma specchi della propria vita a disposizione di tutti noi. Ricordi e sogni di una parte della propria vita. Per cui vi invito a ritirare l’Album del Santa Sabina ed a portare i vostri doppioni in segreteria…vi aspetto per scambiarliiiiiiiiiii.

Una serata emozionante in compagnia di Giacomo Jack Sintini

Grazie Jack.

IMG_1165

E’ stata questa la prima parola pronunciata da tutti i presenti all’interno de ‘La Coccinella’ di Santa Sabina, al termine della serata. Una platea emozionata, partecipe, che è rimasta col fiato sospeso dal primo all’ultimo dei cento minuti nei quali Giacomo Jack Sintini si è messo a nudo rivelando la sua anima. Un racconto toccante, sincero e crudo, fatto da un ragazzo di 37 anni che ha sfiorato il cielo con un dito, si è ritrovato immerso nelle sabbie mobili, ed è riuscito a ritrovare la strada che lo conducesse di nuovo tra le stelle. Giacomo non ha avuto la pretesa di consigliarci, la presunzione di insegnarci qualcosa, di estrapolare la sua verità assoluta e di consegnarcela. Ha voluto condividere la sua esperienza di vita, mettendola a nostra disposizione. Ferma ed immobile dinanzi a noi, anche se dopo averlo ascoltato, questa sua esperienza ha toccato i cuori di tanti presenti a Santa Sabina. La sua storia parte dal raccontare i sogni di un ragazzo adolescente, un quattordicenne che come tanti suoi coetanei, si vede giocatore di calcio di serie A. Una crescita troppo frettolosa di un’estate, lo relega al ruolo di panchinaro, perché la sua coordinazione non ha seguito gli stessi cambiamenti. Ripiega sul Volley, già praticato dal fratello. Si presenta ad un provino del Messaggero Ravenna, insieme ad altri ragazzi, tutti più bravi ed esperti di lui, pallavolista novello. Gioca male, rimedia una pessima figura contro i più capaci compagni, ma alla fine dell’allenamento, nel corridoio che lo porta fuori dalla palestra viene fermato dal Direttore Sportivo della squadra. ‘Hai un talento naturale. Tocchi la palla in maniera ‘morbida’. E’ qualcosa che non possiamo insegnare. Se mi ascolterai, potrai diventare un campione’. Ed il piccolo quattordicenne, appena folgorato, si ritrova con la possibilità di realizzare il proprio sogno. Un sogno irto di ostacoli e pregno di difficoltà e di rinunce. La pizza con gli amici diventa un miraggio, il cinema con i compagni di scuola un sogno, la discoteca con la ragazza una chimera e via dicendo. Ma quel ragazzo insegue il suo sogno con passione e volontà. Supera tutti gli ostacoli possibili, la fatica diventa piacere, la difficoltà compagna quotidiana di viaggio. Questi sforzi vengono ripagati. Esordio in Serie A, una crescita tecnica e qualitativa impressionate, una carriera in continua ascesa. Nel 2005 diventa capitano del Perugia Volley, gioca su livelli altissimi trascinando la squadra sino alla finale scudetto. Incontra la donna della sua vita, Alessia, che due anni dopo diventerà sua moglie. L’anno successivo, siamo nel 2008, arriverà una figlia, Carolina, a rappresentare la ciliegina sulla torta. Dopo due anni a Macerata, il ritorno a Perugia, quindi l’esperienza russa alla Lokomotiv Belogorod. Nel marzo del 2011 alcuni strani segnali cominciano ad inquietarlo. Dolore continuo alla schiena, non dipendente da allenamenti o infortuni, lo costringono a continue assunzioni di antidolorifici, senza che la cosa trovi soluzione. Un paio di mesi dopo, Jack decide di sottoporsi ad esami particolareggiati per capire la natura del suo stato. Lo decide al termine di una giornata trascorsa in piscina, dopo essersi ritrovato sul fondo della stessa, dopo essere scoppiato a piangere per il non riuscire a capire cosa stesse succedendo al suo corpo. L’esito di quell’esame è terribile. Il medico non usa giri di parole. ‘Ragazzo mio, hai il cancro.’ Cinque brevi, feroci, terrificanti parole, che racchiudono un’infinità di pensieri. Sono attimi che non si possono spiegare. Neppure comprendere. L’atleta vincitore di scudetti, Campionati Europei, coppe e trofei individuali, l’atleta che ha disputato tornei mondiali è a terra, come un pugile colpito senza pietà dal rivale. Jack viene catapultato nuovamente in fondo a quella piscina, che è diventata un mare, così immenso e profondo da essere trasformato in oceano. E lentamente sprofonda, nell’acqua azzurra che lo circonda e l’accarezza, trascinandolo sempre più giù. Ed in quei pochi secondi Giacomo capisce che deve tornare in superficie, o finirà con l’annegare. L’oceano lo trattiene, cerca di placarne i pensieri, ma Jack è deciso e riesce a tornare sopra il pelo dell’acqua, tirando un sospiro di sollievo. Si trova perduto, affaticato, deluso. Poi, osservando il cielo, comincia a pensare ed a respirare. Tra le stelle, vede delinearsi i volti dei suoi cari. Amici, compagni di gioco, familiari, genitori, sua moglie Alessia e soprattutto vede stagliarsi nitido e candido il volto di sua figlia Carolina. E’ all’orizzonte, lontano, ma non sbiadito, anzi i colori sono forti e luminosi. Jack osserva quei tratti del viso di sua figlia che conosce così bene. Tenta di afferrarli, ma sono distanti. Allora deve prendere una decisione. Deve iniziare a nuotare. Non sa se riuscirà ad arrivare alla terraferma e poter riabbracciare quel volto, ma capisce perfettamente che se rimarrà fermo in mezzo al mare, nessuno lo aiuterà. E Giacomo nuota, muove le braccia e le gambe, ed inizia il suo lungo percorso. Tanti sacrifici, tanto dolore, tanta fatica, tanta stanchezza, ma la volontà resiste a tutte le intemperie. Giacomo sa che non potrà avere il controllo completo del mare. Potrebbe affrontare una burrasca, si dovrà battere contro una bufera, potrà finire dentro una tempesta, ma sa che lui deve continuare a nuotare, per arrivare alla terraferma. E finalmente Giacomo la sua terraferma la ritrova l’8 maggio 2012, quando ottiene la certificazione di idoneità alla pratica sportiva. E’ tornato. Riprende a giocare, ad inseguire un nuovo sogno: tornare a giocare in Serie A. Il 12 maggio 2013 gioca gara 5 della finale playoff, contribuendo a far vincere il terzo scudetto per il Trentino Volley. Nell’occasione è nominato Miglior Giocatore della Partita. Al termine di questo racconto, intenso e sentito, il lungo applauso di tutti i presenti de ‘La Coccinella’ ha permesso a molti di riprendere fiato, di tirare un lungo sospiro di sollievo, perché ascoltare una storia come quella di Jack, rappresenta una bella occasione per conoscere anche se stessi. Jack ha terminato con alcune parole del suo libro, ‘Forza e Coraggio’, nel quale racconta per filo e per segno la sua storia. Credere fermamente in se stessi, far parte di una squadra che condivide lo stesso obiettivo e lottare sempre per i propri sogni, probabilmente non guariscono tutte le malattie, ma di certo aiutano il proprio cuore a lottare fino in fondo, mai un secondo in meno. Grazie di nuovo Jack, per ciò che sei e per la speranza che, attraverso il tuo racconto, diffondi a chi sta per essere trascinato in fondo al mare.

Giornata del Defibrillatore a ‘La Coccinella’ di Santa Sabina

Come tutti gli sportivi ed addetti ai lavori ben sanno, il Ministero della Salute, attraverso decreto, ha giustamente sancito l’obbligatorietà per le società dilettantistiche di dotarsi dei defibrillatori, così come previsto dall’art. 5, comma 5 del decreto adottato il 24 aprile 2013, recante ‘Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e sull’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita’. Il termine per regolarizzarsi scadeva alla fine del mese di luglio, ma a Santa Sabina si è noti per fare le cose bene ed in anticipo, tant’è che l’iniziativa risale a circa un mese addietro, ma non avevamo il supporto fotografico! Riportiamo oggi l’articolo, e soprattutto la notizia che a Santa Sabina abbiamo il defibrillatore ed i formatori capaci di utilizzarli, nella malauguratissima ipotesi di uso. Iniziamo la nostra carrellata di personaggi alle prese con i primi approcci, e non potevamo non prendere in castagna il mister Leonardo Castagna.

IMG_0996

Vedete l’attenzione profusa dal mister Leo, che con calma glaciale ha svolto il suo compito. Quindi è stata la volta del Premio Oscar Michele Gatti, sempre molto fotogenico e brillante.

IMG_0992L’espressione disperata del bambino, e quella non da meno del mister Michele non fugano proprio tutti tutti i dubbi…..mentre di seguito abbiamo una scena scartata dal film di Quentin Tarantino ‘Pulp Fiction’.

In questa immagine il simpatico mister Demis Mariani chiede lumi…’ho tutto sotto controllo, sono calmo, ma ho un dubbio…è maschio o femmina???’

IMG_0995

Scherzi e battute a parte, per alleggerire il tema, siamo estremamente orgogliosi di poter mettere a disposizione di atleti, formatori, accompagnatori, genitori e di tutti coloro che vorranno trascorrere un momento di sport e divertimento a Santa Sabina uno strumento ed una professionalità in grado di poter intervenire prontamente in caso di necessità. Grazie a tutti i partecipanti per aver condiviso questa iniziativa.

 

 

Serata Evento a ‘La Coccinella’ giovedì 10 marzo con Jack Sintini

Jack_Sintini

Ricordiamo a tutti la serata evento di giovedì 10 marzo con Giacomo Jack Sintini. Grandissimo talento sportivo, basti ricordare il suo personale palmares fatto di 77 presenze in maglia azzurra, una Medaglia d’Oro agli Europei del 2005, una Medaglia di Bronzo alla Grand Champions Cup sempre nel 2005, 2 Campionati Italiani, 1 Coppa Italia, 3 Supercoppe Italiane, 1 Coppa del Mondo per Club ed infine 2 Coppe Cev/Challenge Cup tanto per citare i successi più importanti. Una carriera sportiva che al termine della stagione 2010-2011 è stata interrotta, quando gli venne diagnosticato un tumore. Un colpo durissimo, all’atleta, all’uomo, al marito ed al padre. Una situazione che Jack ha saputo affrontare con grande coraggio, con determinazione, che lo ha visto superare la malattia e presentarsi sul campo da gioco 1 anno 6 mesi e dieci giorni dopo in una sfida valida per la Coppa del Mondo per Club. Giacomo ha fondato l’Associazione Giacomo Sintini, che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca medica contro leucemie e linfomi e per l’assistenza in campo onco-ematologico ed ha scritto un libro dal titolo ‘Forza e Coraggio’, in cui si rivela a cuore aperto su quella che è stata la sua più difficile partita contro la malattia. Avremo il piacere, come A.S.D. Junior Santa Sabina, di poterlo incontrare giovedì 10 marzo alle ore 21.00 presso ‘La Coccinella’ per parlare con lui del suo libro, dei suoi progetti, dei suoi sogni. Vi aspettiamo numerosi per questa straordinaria serata in compagnia di Jack Sintini.

A due mesi precisi dalla 2° edizione dell’Umbria Junior Cup facciamo un tuffo nel passato

La 2° edizione dell’Umbria Junior Cup rappresenta la ciliegina sulla torta già condita dell’ASD Junior Santa Sabina. Insieme al Torneo Giovanile Flavio Mariotti che per oltre un mese raccoglie più di cento formazioni, l’Umbria Junior Cup raffigura plasticamente l’essenza della società. Una grande organizzazione, la presenza e l’aiuto di tantissimi tesserati, dirigenti e giocatori, di genitori ed amici, permettono di rispondere in maniera pressoché perfetta alle esigenze di ‘Un Giorno di Straordinaria Follia’, parafrasando il film di Joel Schumacher. Ogni settimana, da oggi al 25 aprile, ricorderemo le fasi più emozionanti della scorsa edizione, con notizie, curiosità ed approfondimenti. In questa prima occasione, cogliamo lo spunto per ricordare alcuni numeri che hanno impreziosito l’evento. Oltre 100 volontari, tra addetti ai parcheggi, addetti alla cucina ed al bar, arbitri, accompagnatori delle squadre, postazione computer e via dicendo, hanno condiviso questa manifestazione, con tale team guidato dal duo Luca Morlupo e Michele De Nicolò, impegnato in tempo reale a modificare orari, campi ed incontri. Non una sbavatura, in una giornata che riporta:

Manifestazione riservata a 5 categorie di età

(2003 – 2004 – 2005 – 2006 – 2007)

38 squadre partecipanti in rappresentanza di 20 società sportive 

oltre 450 atleti presenti provenienti da 6 Province incluse in 4 Regioni

72 incontri nei 2 campi di gioco 

280 reti realizzate con una media gol a partita di 3,88

5 società diverse ad aggiudicarsi il Trofeo

Campioni Esordienti 2003: C4 Foligno

Campioni Pulcini 2004: Vigor Nuova Gualdo Bastardo

Campioni Pulcini 2005: ASD Santa Sabina

Campioni Pulcini 2006: Vis Perugia Nord

Campioni Piccoli Amici 2007: Cannara

A chi toccherà il prossimo 25 aprile alzare il trofeo al cielo?

invito Torneo Umbria Junior Cup