Piccoli Amici 2008
Santa Sabina – MonteMalbe – Tuoro
E’ la sera della finalissima, ci scontriamo contro il Tuoro (squadra detentrice del titolo) e contro il Montemalbe in un girone a tre che ha contraddistinto anche le semifinali. Schippilliti per la finalissima decide di portarsi: Anas, Antognarelli, Cofone, Iannotta, Lepri, Monsignori, Pispola, Sabatini, Tomassini. Cominciamo noi contro il Montemalbe. Non si fa in tempo a fischiare il calcio d’inizio che il Montemalbe passa in vantaggio. Siamo incastrati nella ragnatela difensiva del Montemalbe, ma in un guizzo improvviso Tomassini pareggia. Iniziamo allora a spingere, ma questa sera è diversa; abbiamo avversari molto forti e determinati, attenti su ogni pallone che concedono poco o nulla. Finisce 1 – 1 il primo tempo. Si comincia col secondo tempo e Montemalbe che raddoppia. Proviamo a ripartire, ma il Montemalbe in contropiede chiude il conto. Usciamo sconfitti dalla prima partita e rigiochiamo subito. Siamo obbligati a vincere con almeno 2 goal di scarto segnandone almeno tre per avere qualche possibilità di aggiudicarci il torneo. Partiamo forte contro il Tuoro e passiamo subito in vantaggio con goal di Pispola. Allora il Tuoro (forse la squadra che ha giocato il più bel calcio che noi sugli spalti quest’anno abbiamo visto), trova quasi subito il pareggio. Si comincia il secondo tempo e cerchiamo il pertugio per infilare il goal che riaprirebbe (per noi) il torneo. Arriva ad un manciata di minuti dalla fine il goal di Iannotta che ci porta sul 2 – 1. Secondo i calcoli più complicati del regolamento di questo torneo, se noi vinciamo 3 -1 e poi il Tuoro batte 1 – 0 il Montemalbe vinciamo noi il torneo. Non finiamo di fare i calcoli che il Tuoro pareggia di nuovo allo scadere e ci estromette dal torneo. Ultimo match che finisce con il punteggio di 1 – 1 (partita più bella del girone finale) che laurea campione del Mariotti il Montemalbe. A noi rimane un terzo posto che migliora il risultato dello scorso anno quando nessuna squadra delle nostre riuscì ad arrivare in finale. Noi genitori ci trovavamo sugli spalti un po’ tristi, ma passa un secondo che i nostri ragazzi corrono sotto la curva felici come se avessero vinto per il nostro saluto, a restituirci il sorriso, a dimostare che il calcio non è solo una vittoria o una sconfitta. Quello che ci hanno insegnato i nostri figli questa sera sta riacchiuso in una citazione di Eduardo Galeano (giornalista, scrittore e saggista uruguaiano): “Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Solle: “Come spiegherebbe a un bambino che cosa è la felicità?”. “Non glielo spiegherei” rispose. “Gli darei un pallone per farlo giocare”. GRAZIE RAGAZZI E SEMPRE UNOOOOOOO DUEEEEEEEE TREEEEEEE SANTA SABINA OLEEEEEEEEEEEEEEEEEEE’…