(Tele-Radio-Scritta) Cronaca di un pomeriggio attaccati alla vecchia radiolina, come si usava quando ancora il romanticismo fungeva da motore della vita, e la domenica pomeriggio si trascorreva al bar con gli amici, con le voci degli inviati sparsi per i campi di tutta Italia che permettevano di sussultare quando avveniva un’interruzione per un gol, un calcio di rigore o per un semplice aggiornamento. Enrico Ameri dalla postazione, dopo aver commentato in diretta l’allunaggio dell’Apollo 11, smistava la linea a Sandro Ciotti, con la sua voce roca che gli permetteva di essere riconosciuto da chiunque, e ben pochi sapevano che il poeta romano Trilussa era stato suo padrino di battesimo, per poi raggiungere Provenzali, Ezio Luzzi dalla serie B e via dicendo. Momenti di uno spaccato sociale, che aveva come scopo principale quello di unire le persone, attorno ad un piccolo oggetto per condividere emozioni. Quello che oggi, i super-mega-maxi apparecchi tecnologici, tablet, smartphone eccetera, fanno con effetto contrario, cioè dividono e isolano. La premessa, noiosa e lunga, serviva solo ad introdurre l’argomento trattato nell’articolo, cioè la sfida dei Pulcini 2007 di Mister Giacomo Tassini in quel di Tavernelle. Appena arrivati abbiamo la fortuna di incrociare due vecchie, ma non troppo, glorie del calcio italiano: lo ‘zio’ Beppe Bergomi 519 partite con l’Inter e 81 con l’Italia, Campione del Mondo a 17 anni e 7 mesi e Salvatore Bagni quasi 300 partite in Serie A e 41 con l’Italia e Campione d’Italia con il Napoli. Ignorati da quasi tutti i presenti, mamme in pole position, i due si sono tranquillamente adagiati a vedere le sfide dei bambini, con un occhio di riguardo per i giovani del Tavernelle. Noi, invece, siamo impegnati nel campo numero 3 sotto la tribuna centrale,
gremita in ogni ordine di posto, tanto dalla radio si può dire qualcosa che abbellisce il racconto!!!!, con un bel sole primaverile, finalmente, e con le squadre pronte a fare il loro ingresso in campo. Si gioca al meglio dei due tempi ed i biancorossi della Polisportiva Castiglione sono desiderosi di rifarsi della sconfitta patita all’Umbria Junior Cup. Le squadre si sistemano in campo ed i genitori accendono le radioline, perché il nostro inviato da Santa Sabina è in diretta per commentare la sfida tra Ponte Pattoli e Castiglione del Lago, decisiva per le nostre sorti al Torneo Mariotti. Mister Giacomo impartisce le ultime direttive, mentre il correre dei ragazzi alimenta tanto di quel vento che sembra di starsene dentro al romanzo di Buzzati ‘Il Deserto dei Tartari’. Invece che alla ‘Fortezza’, come nel romanzo, i ragazzi entrano nel Fortino, il campo del Tavernelle che poco ricorda il manto sintetico e piatto di Santa Sabina. Per i ragazzi, in ogni caso, l’occorrente per divertirsi è pronto ed ha la forma sferica di un pallone e quindi terra, polvere, vento, profumino proveniente dalla cucina di salsiccia e ‘ciccia’ non possono alterare la voglia irrefrenabile di divertimento che avvolge come un manto innevato le figure minute dei ragazzi.
La gara viene affrontata con il solito impeto dai giocatori di ambo le parti, ed in maniera distratta da parte dei genitori che ascoltano in diretta la sfida di Santa Sabina. Il cielo risplende sopra le teste dei protagonisti in modo indifferente, ma la palla scorre in modo diverso e spesso si confonde la conclusione dei nostri Pulcini a Tavernelle, con qualche azione a Santa Sabina. Nicolò realizza una doppietta in cinque minuti, per concedere a tutti i tifosi assiepati sulle tribune di attaccare l’orecchio alla radiolina, mentre lo Zio Bergomi e Bagni scrutano con occhio vigile i bambini in campo…chissà se qualche ragazzino possa vestire il nerazzurro in futuro…Il primo tempo si chiude con un perentorio 2-0 per noi, mentre Ponte Pattoli e Castiglione del Lago chiudono la prima frazione sullo 0-0.
Mister Giacomo scambia due parole con i ragazzi, ma oggi c’è ben poco da dire, perché la partita si è messa sui giusti binari. Dopo cinque minuti Matteone ‘La palla è solo mia e non la passo a nessuno’ scende sulla fascia, mentre Alexis si propone e riceve. Allungo del Genio, e palla al centro dove Matteone non ci pensa sopra e lascia partire una bordata che s’infila in rete. Dalla tribuna vien fuori un Oh No, di laziale memoria al vantaggio interista nella sfida cruciale per tenere a distanza i romanisti, mentre i ragazzi si voltano per capire il motivo di quella delusione. Presto detto, il Castiglione del Lago è passato in vantaggio e questo significa qualificazione certa alla semifinale, ma impossibilità di poter cogliere il primo posto. Matteone trova tempo e modo di raddoppiare, mentre Dado decide di timbrare il suo personale cartellino con una splendida conclusione di sinistro in corsa, ad incrociare come suo solito. Il Castiglione del Lago raddoppia, poi triplica e fa suo il tempo, così c’è solamente da sperare nel terzo tempo ad appannaggio del Ponte Pattoli in modo da far concludere la sfida in parità. I ragazzi cominciano a distrarsi, con gli occhi rivolti alla tribuna per capire il perché di tanto caos. La Polisportiva Castiglione si riversa in avanti alla ricerca della rete della bandiera, e la trova con una palla che ostinatamente mister Giacomo contesta, chiedendo prima l’applicazione dell’Occhio di Falco di tennistica invenzione, poi con la tecnologia calcistica del Gol-Non Gol perché a suo dire la sfera non ha oltrepassato completamente la linea. Dopo una furibonda e furente lite con l’arbitro, fatta di uno sguardo d’intesa tra i due, il massimo della protesta che il mister può permettersi di fare, la gara riprende, mentre la partita di Santa sabina è ferma sullo 0-0.
‘Linea a te, Ameri.’
‘Si, grazie Dotto, direi di tornare a Santa Sabina da Bruno Gentili. A te Bruno.’
‘Si, riprendo la linea mentre il Ponte Pattoli sta producendo il massimo sforzo alla ricerca della rete del pari. Mancano due minuti alla fine della sfida, mentre l’esterno del Castiglione del Lago ferma l’avanzata dei ponteggiani e rilancia per il proprio centrocampo. C’è un fallo che l’arbitro sentenzia con una punizione, mentre i giocatori ne approfittano per respirare. Il gioco riprende, con la palla che staziona e centrocampo e….’
‘Attenzione, scusa Bruno, intervengo da Tavernelle dove la Castiglione ha accorciato le distanze, grazie ad una autorete. Azione confusa, palla che danzava al limite dell’aria, una non chiamata della retroguardia e palla che rotola in rete. Santa Sabina 5, Polisportiva Castiglionese 2. A te, Bruno.’
‘Ultimo minuto di gioco, con un’azione in percussione degli avanti del Ponte Pattoli, che vanno alla conclusione respinta dal portiere, RIPRENDE PALLA L’ATTACCANTE, SOLO DINANZI ALLA PORTA, TIROOOO GOOOOLLL, NO, INCREDIBILE IL SALVATAGGIO SULLA LINEA DEL DIFENSORE, palla spazzata via, che arriva a centrocampo, dove viene raccolta dal regista del Castiglione del Lago, che avanza in fascia, supera il diretto marcatore e crossa al centro, IL DIFENSORE NON SPAZZA VIA E IL CENTRAVANTI DEL CASTIGLIONE DEL LAGO TIRAAAA, RETEEEEEE, RETEEEEE, il Castiglione del Lago è passato in vantaggio e…..’
Woooohhhhssssss…..ops….che ci fa una radiolina sul Nestore?????