Petrignano d’Assisi
Santa Sabina – Junior Magione 1-3 (1-2 0-0 1-2)
Prima sfida del girone per i Pulcini di mister Leo, impegnati nel Torneo di Petrignano, contro un’avversaria conosciuta, quel Junior Magione mai battuto sino ad oggi. La novità del giorno è il dover giocare a sette, che per i rossoblù di Leo se non è una novità poco ci manca. Sotto condizioni meteo non proprio ottimali, con il solito codazzo di tifosi molto caldi, ma sempre estremamente corretti e ci piace sottolinearlo, i rossoblù di mister Leo cercano la massima concentrazione prima di scendere in campo.
Il mister si sofferma molto sotto l’aspetto dell’approccio iniziale, perché i biancoverdi sono soliti affrontare gli impegni con estremo agonismo, quindi sarà importante scendere in campo determinati e decisi. Il mister opta per un 2-3-1 di sacchiana memoria, affidando i guanti e le chiavi di porta a Yuri, con il Bradipo Leo Alunni far compagnia ad Andrea Febbroni, con a sostegno Ale Onofri a sinistra, Novellino Rima a destra, Tommy Berti Orsini in mezzo al campo e Filo Tank Mattioli di punta. La partita è subito frizzante, con gli azulgrana giocare senza timore reverenziale e rispondere colpo su colpo alle trame offensive dei lacustri. Dopo un paio di serpentine di Diegone Rima, un paio di recuperi di Tommy Berti, i biancoverdi passavano in vantaggio. Rimpallo non fortunato a metà campo, palla al centrale che smistava verso l’esterno sinistro che avanzava e batteva l’incolpevole Yuri alla sua sinistra. La rete non piegava le gambe ai rossoblù che, anzi, prendevano a spingere con maggiore foga. Ottimo Ale Onofri in fascia sinistra, che aveva il più sgradito dei compiti, affrontando il talentoso numero 10 avversario. Andrea Tricella Febbroni, da par suo, comandava la difesa, cercando di impostare e lanciare il Tank Mattioli, che si scontrava e scornava con tutta la difesa avversaria. Unica nota dolente il continuo girare a vuoto del Bradipo Leo, che in porta si difende anche aiutato dalla fortuna, ma che in campo lascia tremendamente a desiderare. I rossoblù, spinti anche dalla curva guidata come sempre da Livio Decimo Meridio, pressavano a tutto campo, ma Lourdes è dietro l’angolo ed invece che il meritato pareggio arrivava addirittura il raddoppio. Azione da parte nostra in fascia, con scambio Tommy-Novellino Diego, palla a centrocampo, conquistata dal bravo centrocampista biancoverde che calciava, come si diceva un tempo, ‘alla viva il parroco’, staccando le ragnatele dalla traversa per picchiare in fondo al sacco. Gol francamente fortunato, a dir poco, e 2-0. Partita chiusa? Macché, oggi i Leo Boys hanno fame di pallone. Azione in fascia di Ale, che combina con il Tank, palla girata verso Diegone che contava fino a due, a uno prendeva la mira ed a zero la palla era in fondo al sacco. 1-2 e partita riaperta. I lacustri accusavano il colpo, i nostri spinti dall’entusiasmo invadevano la metà campo avversaria. A due minuti dal termine la fotografia che spiega il viaggio del mister in terra francese: azione che parte dalla difesa, permette a tutti i ragazzi di toccare la sfera, che arriva sui piedi di Filo. Contrasto che fa carambolare la palla a Tommy, che si gira e batte praticamente a colpo sicuro. La palla colpisce il portiere, poi un difensore, quindi la rete dello stadio, poi la bandierina, quindi ritorna sui piedi di Tommy che, pur girato, riesce a ribatterla verso la porta, ma il portiere pur guardando da un’altra parte la respinge con non sappiamo cosa. Una sfiga pazzesca e l’arbitro, poco dopo, sancisce la fine del tempo. Mister Leo si congratula con tutti i ragazzi, ricordando loro che ci sono altri due tempi da 15 minuti da giocare alla grande. I ragazzi ascoltano coinvolti.
Secondo tempo con cambio in porta, dentro Michael e con Franci BatincuGol davanti. Il mister sceglie una formazione più offensiva ed aggressiva, con Tommy e Andrea ad impostare dalla difesa, linea a tre a centrocampo con il Bradipo Leo centrale, Novellino a sinistra ed il Tank Filo a destra. La partita è molto combattuta, con entrambe le squadre impegnate a darsele di santa ragione, calcisticamente parlando. Un paio di belle azioni del Magione, con due belle parate di Michael, un paio di folate offensive di Diego e Filippo, ma gioco che ristagna a centrocampo. Entrambe le squadre cercano di non scoprirsi, e si percepisce che solamente un episodio potrebbe sbloccare la gara. Ci prova il Tank Filo con una fuga sulla destra, ma il cross per Diegone è bloccato dal portiere. Ci prova il Magione con una bella azione corale, ma la retroguardia fa il proprio dovere e sventa il pericolo. La partita si trascina verso la fine del tempo, mai noiosa, ma con ritmi leggermente più bassi rispetto al primo tempo. Si percepisce che le squadre abbiano lasciato le ultime energie per il finale. Il terzo parziale, in effetti, non delude. Grande spettacolo di gioco, belle azioni ed ottimi spunti individuali. Cambio in porta con Diego Simonetti e squadra che il mister riassetta per cercare l’impresa. Dopo neppure cinque minuti, i rossoblù passano in vantaggio. Tambureggiante azione sulla fascia sinistra, con la sfera che carambola verso il centro del campo e poi sui piedi di Diego Novellino. Stop, sguardo al cielo nuvoloso e bombone di destro a scuotere la rete. Vantaggio meritato e doppia segnatura per il bomber Diego. La squadra si esalta e Filo ha l’opportunità di raddoppiare, ma la difesa riesce a bloccare il suo attacco. Il gioco diventa più intenso e l’agonismo sale di un gradino. I biancoverdi pressano alla ricerca del pari, ma il Santa Sabina copre senza correre particolari rischi. A metà tempo, improvvisamente, arriva il pari. Ripartenza del Magione, palla a destra per l’attaccante, che gira verso l’accorrente interno difensivo, che controlla la palla e lascia partire un velenoso tiro rasoterra. Diego si allunga e ferma la palla, ma il terreno bagnato non aiuta la presa del portiere, che comunque avvicina le dita al pallone, ma l’attaccante avversario calcia praticamente dalla linea di porta spedendo la palla in rete. L’arbitro guarda mister Leo, che non emette suono, da gran signore. Qualsiasi regolamento del mondo dice chiaramente che quando le mani del portiere sono sulla palla nessuno può calciarla, ma l’arbitro assegna la rete e mister Leo non protesta neppure un secondo. I nostri non si scoraggiano e continuano a far pressing, senza avvertire la stanchezza, dimostrando di avere gran cuore su un campo pesantissimo e grande. Ancora un paio di volate in fascia per Diegone, poi a quattro minuti dal termine, avviene una scena che raccontiamo, ASSOLUTAMENTE SENZA ALCUN INTENTO O FINALITA’ POLEMICA, ma per esprimere una nostra personalissima lettura di ciò che è Santa Sabina e ciò che non lo è. Palla a centrocampo, che schizza via come una pallina da flipper nel campo bagnato, ed arriva al limite della nostra area di rigore. Nel groviglio di gambe che si attorcigliano per dirimere la questione, sbucano quelle esili di Diego, facilmente riconoscibili, che prendono la palla e tentano di portarla via dalla Zona Rossa. Vicino all’out Diego scivola, ma la palla gli rimane fra le gambe ed un avversario comincia, io ero a due metri, a calciare con estremo vigore come fosse di gomma. Solamente che accanto al pallone c’erano le gambe che Diego, che riportano i tacchetti ben visibili ed impressi sulla pelle, senza che l’arbitro o qualcuno della società intervenisse, quantomeno per invitare di smettere di calciare un pallone e le gambe di un bambino indifeso a terra. Ecco, questa mancanza di educazione sportiva, senza polemica, in aggiunta ai numerosi falli ‘maliziosi’ commessi dai giocatori in maglia biancoverde, trattenute di maglia, spinte, sgambetti eccetera, dimostrano che si deve crescere, che si gioca a calcio e non si fa danza, ma anche che deve sempre e comunque esistere il rispetto. Se un bambino del Santa Sabina avesse preso a calci un bambino in terra, qualsiasi mister avrebbe urlato chiaramente di smetterla. Questo a prescindere che nessun bambino del Santa Sabina lo avrebbe mai fatto. Ecco diciamo questo, non per presunzione, per dimostrare di essere migliori o peggiori, ma perché una vittoria non deve mai essere scambiata con un comportamento assolutamente antisportivo e sbagliato. E mentre l’arbitro si portava il fischietto alla bocca, il Magione trovava anche la rete del 2-1 con un tiro sbagliato e ciccato, ma con la palla che stazionava da quelle parti e che veniva spinta in rete. Alla fine solo complimenti per i ragazzi di mister Leo, impegnati a giocare a sette, in un campo pesantissimo, contro una compagine di buon livello, con una sfortuna incredibile. Leo fatti benedireeeeeeeeeeeeee…………