La Collezione delle Figurine…dai campioni della Serie A a quelli del Santa Sabina

Finalmente. L’Album delle Figurine del Santa Sabina è uscito. Appuntamento davvero bellissimo, che rappresenta oggi un momento di passione, sorrisi e felicità, per chi si ritrova nelle figurine con scambi annessi, ma rappresenterà di certo un ricordo meraviglioso quando tra qualche anno ci si ritroverà a sfogliare quelle pagine ritrovando amici, compagni e mister che hanno accompagnato una fase di crescita della propria vita.

Abbiamo incontrato Michele De Nicolò all’interno della sede del Santa Sabina e gli abbiamo chiesto di parlarci di questa bella iniziativa.

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‘Ciao Michele, intanto auguri ‘pasquali’ come prassi vuole! Sto sfogliando l’Album delle Figurine del Santa Sabina stagione 2015-2016 ed emana un profumo primaverile. Ti chiedo qual è la tua prima impressione.’

‘Ciao a te ed auguri a tutti i nostri ‘lettori’ e comunque a tutti i ragazzi del Santa Sabina, dirigenza, mister, accompagnatori e genitori. Per quanto riguarda la tua domanda, a volte basta davvero poco per farci tornare indietro negli anni. Oggi, per esempio, mi è capitato casualmente di avere tra le mani e sfogliare, l’album della raccolta calciatori del Santa Sabina della stagione 2007/2008. E’ di mio figlio, il più piccolo…si fa per dire. 19 anni, ma, per fortuna, con alcune passioni che ripercorrono quelle della mia gioventù. Ogni anno raccoglieva le figurine (precedentemente quelle più famose della “Panini” e dei calciatori professionisti), e senza soluzione di continuità, conservava tutti gli album, passione condivisa dal sottoscritto. Certo, pensando che oggi le bustine delle figurine della Panini in edicola costano 70 centesimi, ciascuna, la memoria torna indietro agli anni ‘70. “Caspita, 70 centesimi?! Ti ricordi quando le pagavamo addirittura 10 lire? Le “dieci lire” delle bustine rappresentavano se non tutto, tantissimo per la nostra generazione. Esse, infatti, erano il frutto del nostro impegno settimanale alla scuola, catechismo… e basta! Perché non esisteva altro, che la Domenica si concretizzava nelle 100 lire che i nostri genitori ci davano, con nostra immensa gioia e con le quali potevamo acquistare, appunto, le tanto agognate bustine dei calciatori: non prima però di essere stati a messa. Dopo la Santa messa, una corsa all’edicola e via all’acquisto delle figurine.’

‘Stai parlando di un’epoca completamente dimenticata…le lire..la paghetta…’

‘Con 100 lire ben 10 pacchetti..Pensate! Poi iniziavano gli interminabili scambi di figurine e i tanti giochi che con le stesse si facevano: Colletto, colore, squadra cappotto ecc. La ricerca dei “difficili” lo “sbolognamento!” quanto più possibile dei “triploni”; la ricerca della “squadra” o lo “scudetto” che ci mancava e che avremmo però “pagato a “caro figurine”: potevano valere anche tre o quattro calciatori. C’era però qualcosa, alla quale occorreva fare molta attenzione: quella di non scambiare le figurine “valida”. La “Valida” o “bisvalida” erano quelle figurine che riportavano sul retro per l’appunto, tale dicitura. La loro raccolta premiava i collezionisti più assidui con ricchi premi. Quasi in ogni bustina vi era una “valida”. L’album riportava nelle ultime pagine l’elenco dei regali e le modalità per ottenerli: palloni di cuoio, magliette e completi da calciatore, l’intramontabile “almanacco del calcio” e tanti altri “sogni” di noi bambini. Oltre alle bustine domenicali, qualcuno di noi riusciva a comprare qualche bustina anche in settimana, approfittando di una piccolissima “cresta” che a volte si faceva su un qualche commissione che la mamma ci affidava al vicino negozio alimentare. Il completamento dell’album era il successo al quale tutti aspiravamo. Per coloro ai quali mancavano solo una o due figurine, era una vera disdetta. Ogni bustina che si apriva era un battito di cuore nella speranza di veder spuntare il calciatore mancante. Si accumulavano così centinaia di doppioni che, alla fine, difficilmente si sarebbero scambiati.

‘Come si riusciva a terminare l’album?’

‘Le soluzioni per finire l’album erano due: sperare nella “comprensione” di qualche amico che in cambio di decine e decine di figurine ti consegnava quella mancante oppure, ma era una cosa che si faceva a malincuore e quasi di nascosto e anche vergognandosene un po’, chiedere direttamente alla “Panini” la o le figurine mancanti. Quando già eravamo più grandicelli cominciò ad essere consueto lo scambio di figurine tra compagni di scuola: ma non in classe! Altrimenti il professore te le requisiva ( i più maligni dicevano che lo faceva di proposito per portarle ai suoi figli…). Funzionava più o meno così: ciascuno portava a scuola l’elenco delle figurine mancanti e lo consegnava ad un compagno il quale poi, a casa, ne avrebbe controllato i numeri con quelli che aveva e il giorno successivo li portava a scuola e, durante la ricreazione, li consegnava a colui che le aveva chiesto, ottenendone in cambio quelle che servivano a lui. In tal modo si accelerò di molto il riempimento dell’album. La raccolta dei calciatori era, insomma, una vera e propria passione.

‘Cosa pensi sfogliando questo album, l’album del Santa Sabina?’

‘Dopo esserci lasciati andare a questi ricordi, e, non senza una punta di nostalgia, penso: “Che bella iniziativa quella del Santa Sabina Calcio che da nove anni a questa parte pubblica l’album con la raccolta delle figurine di tutti i ragazzi e le ragazze che dalla Prima Squadra e dalla Squadra Femminile, fino ai Piccoli Amici (che hanno appena compiuto 5 anni) vestono la casacca rossoblù”. È bello rivedere nell’album di nove anni fa, nelle categorie pulcini, dei piccoli giocatori che oggi militano invece in prima squadra. E sarà ancora più bello, per ciascuno di quelli che ha portato avanti la collezione, sfogliare l’album fra uno, dieci, cinquant’anni, rivivendo il sogno di questi anni. Certo, tra le figurine non ci sono i campioni della serie A…. ma ci sono proprio i nostri ragazzi, i loro amici, le persone che li hanno accompagnati in quest’avventura sportiva della propria gioventù.

‘Pensi che la raccolta di figurine sia una cosa ‘da bambini?’

‘Spesso consideriamo il fenomeno degli album di figurine una cosa più o meno riservato ai bambini o ai ragazzi. In realtà, secondo stime della Panini, circa il 50 per cento degli acquirenti di figurine Panini sono adulti. In Brasile la presidente Dilma Roussef ha dichiarato di essere impegnata a scambiarsi figurine con il suo nipotino di tre anni. Un politico dell’opposizione, in Ecuador, qualche giorno fa ha interrotto le sue polemiche su Twitter contro il presidente Rafael Correa, per fare un appello e chiedere se qualcuno potesse fornirgli alcune figurine che mancavano al suo album. Le figurine non sono solamente fotografie, ma specchi della propria vita a disposizione di tutti noi. Ricordi e sogni di una parte della propria vita. Per cui vi invito a ritirare l’Album del Santa Sabina ed a portare i vostri doppioni in segreteria…vi aspetto per scambiarliiiiiiiiiii.

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