Giovanissimi Regionali All. Oscar Cardone
Junior Magione – Santa Sabina 0-1
Marcatore: Monicchi
Altra domenica, altra partita, altro appuntamento mattutino dei ragazzi per andare a divertirsi, indipendentemente dal risultato che verrà, cioè a praticare quello che in Tutte Le Terre Emerse è definito da molti ‘lo sport più bello del Mondo’: il calcio.
I momenti sono i soliti: quattro chiacchiere, caffè e cornetto al bar più vicino, tutti atteggiamenti atti a ingannare il tempo, fino a che si torna al campo dove finalmente inizia la partita.
E la partita inizia, e come sempre giù a testa bassa ad attaccare per cercare di insaccare il primo dei gol che ci servono per continuare a correre in testa, davanti a tutti, a consolidare la posizione che abbiamo in classifica …. il PRIMO POSTO.
Ma oggi è quasi noiosa, il copione è sempre lo stesso senza sussulti particolari dato che a parte il gol di Monicchi, bel gol, non ci sono stati momenti particolari in grado di rapire l’attenzione.
Non dico che i ragazzi abbiano lesinato impegno e volontà di vincere, anzi per loro è sempre lo stesso, piccoli professionisti ad inseguire un sogno di vittoria per puro divertimento, è che a mio avviso questo campionato, togliendo le prime, sia un po’ scaduto nella qualità.
Quando l’interpretazione del calcio è quella di non badare per il sottile, di mirare una zona del campo dove coesistono gambe dell’avversario e pallone e di entrare a prendere l’uno o l’altro, senza preoccuparsi (allenatore in primis, calciatori e genitori a seguire) di fare qualcosa per costruire gioco senza l’assillo di distruggere quello dell’altro, di avere in mente un percorso fatto di allenamenti mirati, con sudore e sacrifici, che in base al talento personale possa sviluppare appieno la figura del calciatore, forse va rivisto qualcosa.
Siccome nessuno di noi deve farsi carico dei problemi altrui, si può concludere in modo asettico con la seguente filosofica frase: quello che cercavamo l’abbiamo trovato. Anche domenica prossima scenderemo in campo per difendere il primato, con la speranza di portarlo fino alla fine e con il desiderio di vedere belle partite giocate da entrambe le squadre, con vigore e correttezza da piccoli calciatori quali sono.
Per dovere di cronaca devo segnalare la presenza in campo, nella nostra panchina, di un dirigente che non ne aveva titolo in quanto esautorato del proprio incarico per volere popolare.
Angelo Orsini, giunto quarto dopo lo scrutinio svoltosi venerdì in occasione della cena (di cui conservo i documenti, della votazione non della cena eh!) non avendo quindi più diritto ad indossare i panni dell’accompagnatore, ma dell’accompagnato, è entrato comunque in campo come sempre suscitando il disappunto della tifoseria sabina che si riserva il diritto di replica con le conseguenze ritenute più opportune.
Un saluto.
Dal nostro inviato Fabrizio Mattioli