“Sembra la finale di Champions League”

San Marco (PG), 17 Novembre 2018, ore 17:30
Esordienti di Mr Luzzatti.
San Marco Juventina-Santa Sabina, il racconto della partita
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Sensazioni

“Sembra la finale di Champions League”, dice qualcuno a qualcun altro mentre,  fuori, “soffre” e incita i compagni in campo.

“Qualcuno a qualcun altro” sono i 4 ragazzini che vivono da fuori gli ultimi interminabili momenti di questa partita, qui, sui campi in sintetico della società sportiva San Marco Juventina.
Si parla di “intensità” qui, adesso. Una parola che fa rima con impegno, passione, coraggio, determinazione, fatica, sudore.
Pensi, mentre ascolti quello scambio di opinioni tra voci ancora bianche, che quel ragionar per metafore, non ha nulla a che vedere con finali o con il risultato di una partita, bensì con i valori dello sport.
Quelli veri.
Pensi, mentre li guardi, quelli in campo che dopo 56 mintui ad altissimo numero di giri, stanno ancora lì a provarci, a dare l’anima, a mettercela tutta, provati dalla prima tramontana dell’anno, da un avversario tosto e da una serata che sarebbe stata frustrante per chiunque. Ma non per loro.
Loro erano lì a dare il massimo e lo hanno fatto per 63 minuti.
Chapeau.
Quando i figli ti insegano il vero valore dello sport…
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Un pezzo di storia (con sorpresa)
San Marco è adesso la patria di alcuni dei nostri ex mister e formatori.
E la sorpresa (complice la segnalazione di Fabio Antognarelli che ringraziamo) a noi la fa, manco a diro, l’indimenticabile Mister Andrea Dodaro.
Mr Andrea è stato per molti di questi ragazzi un pezzo di Storia. Mr Andrea li ha presi, un anno, per mano da quelle di Mr Gianmarco per insegnargli -al di fuori di ogni retorica- tanto, anzi tantissimo. Lui, formatore con la F maiuscola, che ha voluto creare in loro le fondamenta dello sport più bello e pulito, quello fatto dei valori che contano. Lui che ha saputo educarli, letteralmente, allo sport e al calcio. Lui che, semplicemente, ha rapprentato un pezzo di storia e rappresenterà sempre un pezzo del cuore di questi ragazzi e di tanti di noi più grandi. Grazie per la sorpresa, Mister (infinita riconoscenza).
La partita
Lottatissima, manco a dirlo, da entrambe le formazioni.
E’ un bel campo, quello di San Marco ma nella configurazione a 9vs9 è allestito…al minimo sindacale, dimensionalmente parlando. In particolare, appare davvero stretto.
Le porte, purtroppo poi, sono fuori misura: ci dicono che quelle regolamentari sono state distrutte, spazzate via dall’uragano di qualche settimana fa e per questo ripieghiamo sulle “vecchie” (per noi appartenenti a un’età purtroppo già ormai lontana”) 4×2. Non importa.
Il tutto fa presagire una partita estremamente confusa, ammucchiata e disordinata. Sicuramente con pochissimi gol.
Gli shootout danno la prima conferma di quanto sarà difficile far gol: terminano complessivamente 6-3 per i locali che significa 9 gol su un totale di 36 tentativi one-to-one.
Noi non ci riusciremo, loro si.
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1°Tempo
Inizio partita con Mr Luzzatti che conferma l’efficace modulo tattico delle ultime partite.
Primo tempo con in campo: Saba tra i pali, linea difensiva a 3 con Ale, Filo e Lore, il consueto duo Tommy-Anto a centrocampo con ai lati Gabry e Thomas; Luke punta.
E’ un primo tempo che ci vede stranamente in difficoltà, noi che fino a stasera, siamo sempre riusciti a impensierire fin da subito l’avversario con partenze lampo. Il lancio di Tommy per Luke sembra il contropiede perfetto già al primo, ma il recupero del difensore locale chiude brillantemente l’iniziativa. Ci schiacciamo abbastanza rapidamente, lasciando l’iniziativa ai bianchi locali. Non riusciamo a imbastire alcuna manovra elaborata e i due di centrocampo hanno una difficoltà enorme a proporre soluzioni di qualità o ad allargare il gioco. Andiamo al tiro con Anto ma fuori.
I bianchi sono minacciosi in più di una occasione ma non capitalizzano, grazie ad un miracoloso Saba almeno in un paio di occasioni e ad una nostra retroguardia davvero attenta. La nostra migliore occasione, nonostante un Luke al solito estremamente volitivo in mezzo al campo, capita ancora una volta nella forma del contropiede veloce, innescata da un’uscita di prima intenzione sul loro angolo all’undicesimo: Alessio allontana di testa, Luke vede il buco e serve un brillantissimo Thomas che si fa 20 metri da solo prima di essere fermato in corner dal loro accorrente 9 (multato poi per eccesso di velocità) proprio sul più bello, mentre carica il destro a tu per tu col portiere. Peccato. Azione fotocopia a parti invertite qualche minuto più tardi ma qui è il portiere ad anticipare Luke innescato meravigliosamente da Thomas. Bastava mezzo metro di tempo…in più…
A bordo campo avevo avuto l’impressione che, il primo, fosse stato un tempo davvero troppo sofferto e da assegnare, ai punti, agli “juventini”. Riguardando le immagini (come sempre, grazie infinite Alessandro per le preziose e apprezzatissime riprese-ricordo!) direi che, invece, ce la siamo giocata a viso aperto.
2° Tempo
Nel secondo tempo, Anto, Gabry, Tommy e Lore lasciano il posto ai compagni più freschi e la formazione diventa: Saba in porta, Greg, Filo e Ale in difesa, Luke mediano, Fedy regista, Thomas e Jack cursori e Cava in attacco.
La musica cambia repentinamente. La squadra ha adesso una maggiore vocazione offensiva e siamo noi adesso ad avere costantemente il pallino del gioco. Il Santa Sabina cala qui l’asso di un tasso tecnico e agonistico di prim’ordine unitamente a quell’intensità di cui sopra.
Il secondo tempo è, letteralmente, un assedio. Jack è formidabile sulla sinistra, la fascia più utilizzata. Al centro del campo Luke ma soprattutto Fedy assemblano e propongono trame straordinarie. Cava è mobilissimo là davanti e a metà tempo è sfortunatissimo a colpire quel maledetto palo che ancora una volta gli nega (e nega a tutta la squadra) la soddisfazione del gol. Contribuisce magistralmente alla manovra un grandioso Greg sul fronte di sinistra. Nelle retrovie, Filo spezza qualunque cosa. Subiamo un solo tiro in porta in tutto il tempo, contro una quindicina dei nostri. Non va, non si segna, non c’è verso.
La partita sarà decisa da un episodio: era scritto, ormai è chiaro. A favore di chi?
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3°Tempo
Terzo Tempo caratterizzato dall’usuale rotazione, con una prima parte proposta da Mr Luzzatti più mobile ma più leggera, a causa del normale avvicendamento e dalla necessità di alcuni di riprendere fiato. Rischiamo subito su una indecisione difensiva con i bianchi vicinissimi alla segnatura su traversone dalla fascia sinistra: ci va bene stavolta. Ma restituiamo immediatamente il credito su un contropiede innescato da Monsi per Cava che da solo davanti al portierone locale sciupa malamente.
Abbiamo difficoltà a fare filtro a centrocampo ma soprattutto ad “alzarci” rapidamente dalla zona di difesa. E al 7° l’episodio, eccolo.
Lollo imposta su Tommy che nel tentativo di mandare di prima Jack sulla sinistra prima cincischia sulla palla poi tenta il recupero ma la palla resta lì. L’11, re del rimpallo, tira di prima dal limite. La palla viene murata dallo stomaco di Anto, ben posizionato. La palla resta però ancora troppo nei paraggi della porta. Greg, in mezzo a due, si perde un solo istante il numero 17 che trafigge Saba da 4 metri. Siamo puniti. Severamente, ingiustamente e ovviamente, nel peggiore dei modi. L’esultanza dei ragazzi della San Marco Juventina è…da finale di Champions League…a tratti “oltre”: ci sta…anche loro aspettavano questo gol. Forse lo aspettavano da chissaqquanto. Un po’ come noi d’altronde.
La reazione è veemente ma scomposta: ci provano Tommy, Cava e Luke ma non si passa. La delusione sul volto dei ragazzi dura un istante: sanno di aver dato il massimo e di aver vissuto e regalatoci la più bella partita per intensità giocata fin’ora.
Si meritano un applauso, una standing ovation anzi. Perché sono dei ragazzi straordinari. Bravissimi!
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Uno per tutti, tutti per uno
Saba. Salva quella palla sull’uomo a mezzo metro dalla porta che ancora non abbiamo capito come abbia fatto; nella seconda abbiamo il terrore di rivedere Szczesny al 90esimo della partita col Manchester U.: tiro cross dal limite con rimbalzo davanti al portiere e ammucchiata di gente in arrivo. Poi tiriamo un sospiro di sollievo enorme: abbiamo SuperSaba Handanovic in porta e il miracolo è compiuto alla perfezione. Ne seguiranno altri due, poi: straordinario come sempre. Nulla può in occasione del gol.
LoreSg.  Il suo è un contributo notevole di ordine e pulizia, fondameltale in una partita giocata all’arrembaggio e all’arma bianca da entrambe la parte. Fa il suo, senza sbagliare praticamente nulla che poi è il massimo che ci si deve aspettare da un difensore. Bravo Lore.
Filo. Il primo tempo è davvero del tipo “lotta dura senza paura” su quella fascia sinistra incasinatissima in cui Filo riesce a trovare quasi sempre il bandolo della matassa. Nel secondo, da ultimo uomo, è semplicemente maestoso e insuperabile. Anche per lui una prestazione notevolissima.
Greg. Secondo tempo assolutamente esaltante per il nostro Gigante Buono che recupera, imposta e propone filtranti di qualità elevatissima. E’ il Greg statuario di Agello di esattamente un anno fa (leggasi “Lotta nel fango ad Agello”). E’ il Greg che non ha paura di nulla e che sposta alla meglio il baricentro della squadra in avanti al momento opportuno. Sul gol era davvero difficile riuscire a fare qualcosa, per la sfortuna e la velocità con cui si è concretizzata l’azione.. Uno dei migliori in campo.
Ale. Arriva al campo con un “piede acciaccato” perché vuole esserci. La difesa con lui dentro è di una sostanza straordinaria e questo lo sappiamo già. Oggi ci tocca incorniciare quel recupero su velocissimo contropiede avversario in cui Ale deve girarsi, frenare all’indietro e trovare in tutto questo il tempo giusto dell’intervento: dietro di lui solo il Saba. Operazione riuscita, manco a dirlo. Diciamo, ripetendoci, che se esistesse una contabilità dei gol evitati in qualunque modo, Alessio si porterebbe a casa ogni partita il pallone: credo che abbia fatto una tripletta anche stavolta…
Gabry. La fascia sinistra è incasinatissima nel primo tempo e Gabry lavora fitto fitto di “rottura”. Riesce in un paio di occasioni a innescare tentativi di contropiede direttamente dalla mischia, dimostrando di essere alle prese anche con questo fondamentale. peccato per quell’errore di posizione che leva a Tommy il tempo della battuta a metà del terzo tempo.In crescita.
Thomas. E’ il più attivo e brillante nel primo tempo ed è quello che insieme a Luke riesce ad arrivare più vicino al gol. Gli manca mezzo secondo su quel contropiede e un gol che avrebbe sicuramente meritato. Fa un lavoro intensissimo sulla fascia destra per tutto il tmepo che è in campo, contrastando e spingendo a tutta birra. Ottima prestazione.
Tommy. Straordinaria abnegazione per il nostro mediano di spinta che però stavolta conosce una partita durissima e poco congeniale. Il primo tempo è di assoluto sacrificio: non si trovano spazi per l’appoggio ed c’è da mettersi giù con pazienza immane stavolta per dare un verso alla giornata. Nel terzo tempo, post-go-subito, ritroviamo il consueto Tommy che ci prova e ci prova senza fortuna, murato in un’infinità di occasioni…Instancabile, inesauribile.
Jack. Inanella un’altra prestazione super, Jack, sulla fascia di sinistra. Sgomita, lotta e corre come un ossesso avanti e dietro centrando pienamente le consegne del mister. Mette in mezzo palloni d’oro e a tratti ci prova a mettere i puntini sulle “i” della sua bravura. Il pallone in gol, anche qui davvero incredibilmente, non ci va ma i puntini sulla sua prestazione e bravuta ce li mettiamo lo stesso, noi.
Fedy. Prestazione sontuosa del “pennellatore mancino” della squadra. Nel secondo tempo è straordinario con imbucate a destra e a manca e qualche tentativo di finalizzazione mancato per poco. Sbaglia complessivamente poco e questa rappresenta la sua migliore prestagione della stagione fin’ora giocata. Come direbbe papà Alessandro…”Daje fedyyyyyyy!”
Luke. Ennesima prestazione notevolissima della nostra punta di diamante che fa il diavolo a 4 per tutto il tempo che è in campo. La davanti vince quasi tutte le battaglie col difensore di turno andando vicino al gol in almeno 3 occasioni. Ci prova da tutte le parti, anche lui senza fortuna ma quello che rende Luke imprescindibile questo anno è il suo lavoro a tutto campo. Sembra Cavani, a volte.
Cava. Quel maledetto palo gli nega ancora la gioia di un gol che cerca da tempo e che sarebbe, semplicemente il giusto riconoscimento per quanto Cava mette in campo ogni partita. Lavora una quantità enorme di palloni la davanti, correndo a più non posso e imbastendo ogni volta una guerra personale con la difesa avversaria. Sbaglia in occasione del contropiede a tu per tu col portiere in due circostanze, come se avesse perso al fiducia nella sua capacità magica di fare gol. Invece no, Lore…aspettiamo il primo che sarà come il tappo che salterà via dalla bottiglia di champagne. E da lì festeggeremo tutti.
Anto. Primo Tempo a trotterellare nella consueta posizione centrale di centrocampo a sostegno di Tommy o interscambiato con lui da regista. La giornata è difficile per entrambi, la in mezzo. Forse la più difficile questo anno, con una zona centrale troppo chiusa nel primo tempo per fare qualunque cosa. La giornata poi ci mette il carico della sfortuna, anche: subiamo il gol mentre è schierato centrale di difesa, con il suo stomaco che non riesce a deviare un po’ più in là la sassata dal limite…che diventa assist involontario per il gol. Dopo 5 partite ufficiali torna al tiro in porta. O meglio, verso la porta. E alla fine…non è poco.
Contromatematica
Mr Luzzatti e la squadra. Non potendo contare su talenti puri e avendo a che fare con una squadra che più eterogenea non si può ha trovato il modo di tirar fuori da ciascuno il massimo che potesse dare. I suoi allenamenti ad altissimo tasso di mobilità e senza sosta hanno fatto dell’intensità quel massimo comune divisore che, in partita, si trasforma miracolosamente in (mi uccideranno i matematici lettori) minimo comune multiplo. Un assetto tattico ormai consolidato poggiante su una colonna portante solidissima e sulla passione e l’instancabilità di questi ragazzi crea quel miscuglio magico che consente a questa squadra, a questi ragazzi, non di vincere, bensì certamente di giocarsela su molti campi. A viso aperto, sempre, e senza mai sfigurare.