La geografia dell’essenza del calcio. Sui volti dei nostri figli.

Santa Sabina, 10 Novembre 2018, ore 17:30.
Esordienti di Mr Luzzatti. S.Sabina-Don Bosco, il racconto della partita.
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Prologo
La bellezza del calcio, del calcio come sport giocato e vissuto, è in partite come queste.

Cristiano ne sottolineava l’essenza, di questo gioco (anzi, Gioco), solo poche righe fa, scavando  nelle radici culturali delle zolle del sudamerica, ma che potrebbero essere i ciottoli delle piazze di marsiglia o, di qualunque luogo dove ci sia una palla. In realtà, sempre prendendo spunto della medesime righe, appartiene agli occhi e all’età dei nostri figli adesso: ai loro sogni, alla loro passione, al divertimento che quella palla scatena.
E’ importante sottolineare questo,anzi direi è la cosa più importante: partite come questa raccontano un calcio che sui volti dei nostri figli disegna geografie del sudore e della fatica ma che riempie il loro cuore di bellezza ed emozione. Corrono per loro, per inseguire un sogno, certo; corrono per loro, per sentire la libertà che quella corsa riesce a dare; corrono per loro…corrono per noi. Loro, i nostri figli…per Noi.
Come LorenzoCava e Tommaso per esempio: a loro la prima dedica di questo racconto per aver loro, invece, dedicato a noi l’anima che ci hanno messo, che ci hanno VOLUTO mettere nonostante l’infortunio che li aveva interessati nell’ultimo allenamento: il primo con un problema muscolare, il secondo con un piede gonfio. Hanno fatto di tutto per esserci. Hanno voluto esserci
E corrono.
E la cosa più bella è riuscire a goderseli, a godersi ogni attimo del loro impegno su qulunque campo inseguino un qualunque pallone.
La partita
Questo sabato pomeriggio il campo che ci vede protagonisti è un campo tanto conosciuto quanto -pressoché- nuovo. Il Comunale Flavio Mariotti. Ci ritroviamo sul “campo grande”di Santa Sabina, noi che siamo invece avvezzi da sempre al Campo B1/2/3, semplicemente perché è più piccolo, più giusto per noi, e perché l’altro è quasi sempre -giustamente- impegnato dai ragazzi più grandi.
E’ davvero bello questo campo, nonostante le piogge e l’umidità recente l’hanno strisciato col pennello color terra, in alcune zone. Il fondo è perfetto. I nostri genitori sono lassù sugli spalti questa volta e sono tanti tra i nostri e i loro – genitori dei nostri compagni di partita-; è diverso vederli lì anziché aggrappati alla rete del campo; è bello, più bello. Ed emozionante anche.
Scendiamo in campo mentre il sereno limpido del giorno lascia il posto al buio della sera e al suo frescore umido. Si accendono i fari, sulla nostra voglia di fare bene e di divertirci.
Si comincia con la prima serie di Shootout che terminerà 4-4 per poi sistemarsi in campo per la prima frazione.
Mr Luzzatti conferma il solido schema tattico 3-4-1 per tutti i tempi, con i campo inizialmente: Saba in porta, Filo centrale con Greg e Lore esterni di difesa; Jack e Thomas cursori con Tommy e Anto  centrali di centrocampo; Luke punta.
La determinazione con cui Capitan Luke entra in campo, palla sotto braccio, racconta già un pezzo di storia che sarà. Quell’immagine, rivista, sembra in realtà descrivere meglio di ogni altra cosa la voglia dei ragazzi di mettercela tutta, ancora, sempre. E di provare a interrompere quella serie non positiva -in termini di mero risultato, certo e solo per questo- che dura da giugno dello scorso anno, per quanto concerne le sole partite ufficiali. Nella formula 9vs9 i nostri ragazzi non sono ancora riusciti a raccogliere il frutto di quanto hanno seminato col proprio impegno e sudore.
Non ci sono fasi di studio: alla prima incertezza nel fraseggio da parte della retroguardia del Don Bosco, Luke va in rottura sporcando la traiettoria di un passaggio verso l’esterno, Anto in arrivo impedisce il tentativo in uscita servendo Thomas sulla fascia destra; cross sul secondo palo…Tommy agguanta, stoppa e tira nell’angolino basso alla dx del portiere ospite. E’ il 58esimo secondo e siamo in vantaggio.
Il pressing non si esaurisce qui e creerà una pressione costante nella zona alta giallorossa creando una serie notevoli di cortocircuiti. La nostra difesa gioca alta e dalla parte centrale del campo riusciamo ad innescare un paio di ripartenze velocissime a beneficio delle ali ma soprattutto del capitano di giornata. Al 9 la verticalizzazione di Anto epr Luca crea le condizioni per un contropiede perfetto. Tocco di punta nell’angolino basso alla sx del portiere in uscita ed è raddoppio.
Jack e Thomas fanno un grande e aggressivo lavoro di percussione dall’esterno. Dietro il muro difensivo non lascia mai spazi all’offendiva avversaria. Luke invece la davanti è salito da un pezzo sugli scudi e colpisce la traversa su una straordinaria conclusione no-look dalla trequarti e sfiora il palo dopo un “furto” di palla all’ultimo secondo.
Nella seconda frazione entrano: Soccio in porta; linea di difesa con Anto, Ale e Filo; rombo di centrocampo costituito da Jack (poi sostituito da Thomas per infortunio) e Gabry laterali e Fedy e Luke centrali; Cava punta.
Secondo turno di Shootout con uno Scoccio imperiale che portano complessivamente il risultato del gioco tecnico sul 10 a 8 per noi.
Fischio d’inizio e il leit motiv è lo stesso. Pressione ininterrotta sulla retroguardia avversaria, con tutti gli uomini pressoché stabilmente oltre la ns trequarti. Pressione che si infrange sul palo questa volta: la stoccata di Alessio di prima intenzione su palla in uscita è bellissima ma non fortunata, con grande rammarico del nostro statuario centrale. Il Don Bosco è chiusissimo e noi fatichiamo adesso a trovare spazi. Ci prova in continuazione un Cava in usuale versione panzer ma nulla può la davanti adesso.
Rischiamo in contropiede a metà tempo con il Don Bosco che va vicinissimo alla massima capitalizzazione su un tiro sporco che bacia il palo alla sx del nostro portiere. I giallorossi hanno chiuso in crescendo, guidati da un bravissimo numero 10  che ha illuminato la partita con sprazzi di classe cristallina ma complimenti a tutti i ragazzi.
Terzo Tempo che rivede in campo un po’ tutti ad eccezione di Jack, con subentro anche di Anto e Filo in chiusura. Le squadre si allungano inevitabilmente, complice anche la stanchezza. la nostra cmq maggiore mobilità si infrange sulla diga difensiva ospite mentre le loro iniziative non trovano lo spunto finalizzativo, con i nostri, dietro, attentissimi. Si chiude con un pareggio anche il terzo tempo che sancisce la nostra prima vittoria, meritato riconoscimento per una prestazione generalmente molto buona, costruita su tanto impegno e tanto sacrificio da parte di tutti e una crescita significativa sul piano della qualità tecnico-tattica.
Uno per tutti, tutti per uno!
Saba. Vive la partita con la consueta spasmodica attenzione ma mai si trova ad essere impensierito. Credo che un portiere non faccia mai…nulla. Un bravo portiere, anche quando poco impegnato come in questo caso, difende la sua porta guidando e aiutando la sua difesa e creandogli le condizioni ottimale per giocare in tranquillità. Un bravissimo portiere come il Saba, poi… (Ipnotizza 5 shootout su 9, tra l’altro e scusate se è poco)
Scoccio. Poco impegnato anche lui, se non su un tiro da destra su cui deve metterci addirittura la faccia per la deviazione in corner verso la fine del secondo tempo. Come già detto, è magistrale nel gioco di abilità tecnica, in cui ne para 4 e segna quando è il suo turno. Grande Fili!
LoreSg. Se non fosse interista, accetterebbe volentieri l’accostamento con il giovene e brillante De Sciglio. E’ lui, effettivamente preciso e spiccicato. Deve combattere su quella fascia di sua competenza ma soprattutto si fa notare nei recuperi in velocità. L’ennesima, ottima, ordinatissima e puntuale prestazione.
Greg. Non si fa distrarre dalla prospettiva dello spasso serale promesso dal 40esimo del Papà (tanti auguri, ancora, Tiziano, stampelle comprese!) e inanella un’altra gara senza sbavature, anzi davvero molto attenta. La zona di sinistra è off limits questa giornata, firmato Il Gigante Buono
Filo. Sembrava tesissimo all’arrivo in campo co quel suo combattere con l’ansia che ti prende lo stomaco. Ma poi… Poi è ancora una volta maestoso, insuperabile. E quando esce, dopo due tempi tutti di un fiato…è gioviale come sempre. Il suo “BRAVO” al compagno, all’amico con cui si sono scambiati ruoli e aiuti…è il racconto di cosa è Filippo. Un ragazzino straordinario.
Alessio. Sono 5 anni abbondanti che lo vediamo scorrazzare (tantissimo) e crescere (poco) in mezzo a mille campi. E ancora, dagli spalti, si leva quell’ormai tradizionale “ohhhhhhhhhhhhh” (che sta per sorpresa accompagnato da battito di mani) quando Alessio trova il tempo giusto dell’intervento sul malcapitato di turno, come un gioco di prestigio. Questo anno ha deciso di dedicarlo prevalentemente ai recuperi in diagonale, a 101 km/h. “Arrivo prima io e poi…ciao!”. Al fantacalcio garantisce sempre il bonus e…peccato davvero per quel palo nel secondo tempo: esecuzione perfetta…troppo perfetta. Grandissimo Tony Manero!
Jack. Tenta una decina di incursioni sulla fascia sinistra nel primo tempo trovando vari spunti positivi. Ha una qualità e una velocità incredibili che mette a frutto impegnando severamente l’avversario di turno nella sua zona del campo. Deve uscire al 5° del secondo tempo per infortunio al ginocchio. Forza Giacomino!
Gabry. Non è il cursore per eccellenza e per questo naturalmente allarga gli orizzonti fino a zone del campo più lontane. Fa un lavoro sporco a grande intensità: jack lavora di fino da ispiratore, gabry massiccio da incontrista. Il secondo e il terzo tempo sono più duri perché gli spazi sono chiusi ma Gabry il suo consueto contributo, in qualche modo, lo da.
Fedy. Si trova in campo nel momento peggiore. Quella in cui c’è da lavorare palloni sporchi senza tempi e spazi. Decide per questo di fare le cose migliori sui calci da fermo che batte magistralmente creando pericoli incredibili dalle situazioni d’angolo. Una vera arma in più.
Thomas. Quanto si danna. In quella corsa ininterrotta, in quel punzecchiare l’avversario e ogni zona del campo c’è tutta la passione per il calcio di questo ragazzino. Fa l’assist perfetto per Tommy in occasione del primo gol che è quasi un gol partita. E poi un anda-e-rianda ininterrotto…encomiabile…per tutta la partita.
Tommy. Ha un piede che è una melanzana e si viaggia a “ghiaccio, arnica e coccole di mamma Laura” a go-go. Fa un primo tempo là in mezzo…enorme. Oltre chiaramente a quel gol al 1° che è straordinario per geometria della posizione e per realizzazione. Uno dei migliori…
Cava. Soffre da morire l’infortunio muscolare del giorno prima e zoppica in maniera evidente. Ma è il Cava è uno che non si arrende mai e ci prova in tutti i modi a combattere la sua guerra personale 1 vs tutti la davanti. Lavora da panzer consentendo tante volte alla squadra di salire e ha quel modo di girarsi aggirando l’avversario che è semplicemente meraviglioso. Aspettiamo ancora il tuo primo gol, bomber!
Luke. Nel primo tempo è assolutamente incontenibile. Dal suo pressing nasce il primo gol, sigla il secondo, colpisce un palo e per poco non raddoppia e questo tutto, solamente, nel primo tempo. Negli altri è un pungolo ininterrotto che non da pace, anzi martoria costantemente la retroguardia avversaria. Quando non ha nulla da fare la davanti, inesauribile, torna a raddoppiare gli avversari in zona di difesa. Il migliore in campo, oggi.
Anto. Fa un primo tempo davvero straordinario schierato da regista. E un secondo di routine, da esterno basso di destra. Lavora ininterrottamente da frangiflutti, invertendo la direzione delle onde con la stessa rapidità della forza di gravità. In almeno 3 occasioni rompe la ripartenza avversaria e verticalizza per un’indemoniato Luca: nella seconda, c’è il gol della sicurezza. Una “piattola” attaccata all’avversario di turno o, delicatamente, il nostro “Furia-Furin-Furetto”, per dirla alla Caminetti…o alla Sgalla, meglio ancora.
Il dopo, con ringraziamenti.
Al Terzo Tempo, a seguire arrivano tutti. Noi e loro. Arrivano tutti i ragazzi del Don Bosco, arriviamo noi. Siamo tantissimi davanti a quelle pizzette, patatine e dolciumi che fanno gola ad adulti e bambini. Da un piacere immenso vedere questi ragazzi che se la sono lottati fino alla fine…fino a solo qualche minuto prima, chiacchierare poi al nostro bar di qualunque cosa. Per noi adulti è il momento del relax. Ringraziamo i genitori dei ragazzi del Don Bosco che si sono fermati con noi dando ai loro ragazzi il tempo per vivere il dopo, coi nostri. Ringrazio il Mister del Don Bosco, persona davvero cordiale e gentile.
E’ sabato sera e ci concediamo un brindisi, che ci concederemmo comunque, anche se fosse lunedì, è vero.
“Ai nostri ragazzi, ai nostri figli”.
Sempre!
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Pubblico questo articolo con tutte le scuse del mondo a Vinc Iannotta che, come sempre puntualmente, me lo aveva girato, ma che io avevo lasciato in ‘bozza’. Grazieeeeeee!!!