E’ stata sicuramente una bella partita. Forse non all’altezza della Battaglia delle Termopili, ma sicuramente un gran bel match quello disputato sabato tra i grifoni biancorossi del Perugia e i rossoblù Spartiati di Leonida Skip II. Era la nostra prima uscita ufficiale, dopo il Torneo di Pila, nel quale varie assenze ci avevano tolto il gusto di poter ufficializzare il nostro Esercito Rossoblù. Dopo aver dovuto riporre i nostri scudi, in quanto assegnati di riposo nella prima giornata del Campionato, i ragazzi di mister Skip avevano annusato l’adrenalina salire dalle viscere, la scossa elettrica scorrere nel proprio corpo, l’entusiasmo e l’emozione farla da padrone nel sapere di poter scendere finalmente in campo. Come già capitato in altri anni, ci troviamo di scena a Perugia, dinanzi lo Stadio dedicato ad un grande campione di calcio e sport, quel Renato Curi di cui proprio l’altro ieri ricorreva il 41° anniversario della morte, avvenuta in una maledetta domenica di pioggia. Lo Stadio Renato Curi appartiene a tutti noi, che riteniamo un privilegio potervi assistere alle partite dei grifoni, per cui giocare anche solo a ridosso del manto erboso che ha visto gloriosi giocatori calpestarlo ed un ragazzo di 24 anni perderci la vita, rappresenta per noi un motivo di orgoglio. Per evitare la concomitanza con il Luna Park, in piena azione, con Eurochocolate, alle battute finali, decidiamo di anticipare di qualche minuto la convocazione stabilita da mister Leonida Skip, con il risultato di arrivare prima del custode del campo! Ne approfittiamo per giocare, scherzare e far defluire il nervosismo che ci attanaglia, mentre attendiamo l’arrivo dei nostri rivali, che in pochi minuti si presentano sfoggiando le divise biancorosse. Noi li osserviamo, mentre ci sistemiamo a ridosso del muretto, come in un telefilm in voga nei primi anni novanta.
I ragazzi sono molto tesi, lo si nota dai tanti piccoli atteggiamenti con i quali provano a superare il momento, in parte riuscendoci, ma è solamente quando mister Skip chiede ai ragazzi di imbracciare la sacca e di dirigersi verso lo spogliatoio che i volti si distendono automaticamente. Lo spogliatoio è lontano e i passi sul ciottolato muovono l’aria quel tanto che basta per capire che qualcuno sta camminando velocemente. Entriamo nel grande stanzone a noi adibito, un po’ troppo baldanzosi e sarà il primo richiamo di giornata di Leonida Skip. Le esatte parole non le riportiamo per scarsa memoria, ma la sintesi è più o meno questa: ‘quando si entra nello spogliatoio, dobbiamo farlo pensando già a cosa fare, perchè se ci pensiamo una volta usciti, sarà troppo tardi. Chiaro?’ Un buon inizio. In silenzio i ragazzi cominciano il rituale della vestizione, uno dei momenti più importanti della giornata, sotto l’occhio attento di mister Skip. Abbiamo iniziato l’articolo dicendo del nostro amore di tifosi per il Perugia, ma ciò non ci impedisce di fare una sottolineatura, anche se negativa. Dopo una semplice occhiata, riteniamo il campo da Paddle troppo grande rispetto alle misurazioni standard. E ci chiediamo se dirlo in modo diretto oppure fingere di non essercene accorti e giocare ugualmente.
Permetteteci di scherzare su argomenti frivoli come il calcio, ma volendoci togliere un sassolino, torniamo seri e decidiamo di mostrare una semplice immagine.
La porta è piccola, il campo strettissimo, che corre lungo la linea immaginaria dell’area di rigore, circa dieci-dodici metri in meno del dovuto, quantomeno dell’usuale. Ci stupisce questa decisione, che impedirà ai ragazzi di potersi divertire, perchè meno spazio con diciotto giocatori, significherà meno possibilità di dribbling, passaggi, tiri in porta. Non ne facciamo un dramma, ci spiace e ci preme evidenziarlo, sapendo che queste parole non cambieranno la composizione del campo per le prossime partite, ma ci convince delle nostre ragioni di quando delimitiamo il nostro terreno di gioco in modo che i ragazzi possano divertirsi e dimostrare il proprio valore, e vale per noi e per i nostri avversari.
Rientriamo dentro il nostro spogliatoio per seguire le gesta di Leonida Skip. Il mister attende che i suoi ragazzi sistemino la divisa, chiudano la sacca e si siedono in panca.
Il nostro Capitano Matteo Tarantino, decide di darsi un pizzicotto per svegliarsi, mentre Bip Bip Andrea Papi puntualizza con Nicolò Broccatelli posizioni e marcature.
Inizia il via vai verso il bagno, per evitare di doverlo fare in campo, cosa che accadrà comunque!!!, e un soddisfatto Filippo Mattioli ritorna a sedersi in attesa delle raccomandazioni del mister.
Jad è pronto per ascoltare il mister, così come Aladino, seduto al suo fianco. Leo Fifi sembra aver ceduto a Morfeo, ma è solamente un impressione, perchè da lì a breve Filippo Mattioli gli assesterà una gomitata tale da rinvigorirlo prontamente. Il Cassio è come sempre pronto alla battaglia. Il Cassio, per la verità, è sempre pronto.
Una new entry, Riccardo Fiorentini al suo debutto assoluto con la squadra, sotto l’ala protettrice di Alessio Billorosso, il nostro Schuster d’annata.
Il prode Dado, al secolo Davide Bartolucci, ascolta e osserva, mentre Frecciarossa Focaia comincia a pensare alle folate offensive che inizierà a fare una volta sul terreno di gioco. Stefy Manolas già in formato partita, Zucchero preoccupato della sua posizione in campo, Andrea concentrato e il nostro portiere, come dice mister Skip anche l’unico che abbiamo, pensieroso e speranzoso che gli avversari se ne rimangano rintanati lontano.
Concentrazione che cala…..
Beh…lo so…immagini cruente…difficile da digerire…
ma questo è il massimo del suo splendore…..!!!!!
Una bella immagine. I nostri ragazzi, il nostro formatore, uno spogliatoio in ordine. Il migliore dei pregi di questa squadra, tale da rendere orgogliosi tutti i genitori: non solo perchè sono più o meno bravi di altri, ma perchè fanno dell’educazione l’arma vincente. Non c’è stata mai partita, mai ci sarà, nella quale questi ragazzi non hanno mantenuto altissimo il livello di rispetto e di educazione. Per un genitore il massimo che si debba pretendere a questa età. Complimenti ragazzi.
Gli accompagnatori del gruppo. Quello a sinistra fa finta di fare, dire, immaginare tante cose. Quello a destra le realizza, con un senso di responsabilità nei confronti di tutti i ragazzi in modo davvero superbo. A Riccardo, a volte ‘leggermente’ bistrattato, vanno i nostri applausi per ciò che fa per i ragazzi. Nello specchio, sullo sfondo, il nostro formatore Andrea, più ‘gattusiano’ che ‘kloppiano’, ma di certo tanto appassionato verso ciò che fa e verso i ‘suoi’ ragazzi.
Nicolò Panichella, meglio conosciuto dalle difese avversarie come Nick Piede Caldo!!!
Prima di uscire e iniziare la sfida, le ultime tattiche di mister Skip.
I suoi due strumenti preferiti: il pennarello e la lavagnetta…
beh..magari da ricomprare eh…
E ora il quiz della giornata: che cosa vorrei dire con queste x? Caccia al tesoro? Macchina Enigma? Sono analfabeta? Dite la vostra e se indovinate vincerete un buono per una colazione al chiaro di Luna a Tropea….!!!!
Dopo aver messo a punto la macchina, il mister decide che è arrivato il momento di uscire e iniziare l’attivazione. Nel frattempo i ragazzi del Perugia escono per riscaldarsi a loro volta.
Siamo pronti, siamo vogliosi di correre, tirare due calci al pallone e soprattutto abbiamo tanta voglia di giocare e divertirci. Una volta che terminiamo l’attivazione, arriva il momento della nostra foto.
Siamo tutti per la prima volta, anzi con un amico in più in quanto Christian Baglioni si unisce alla foto, nonostante si ritenesse di troppo. Sbagliato carissimo Christian, perchè sei un amico, un compagno di squadra, uno di noi, proprio in virtù del fatto che rinunci ad andare al Luna Park, o a giocare con la play, o a fare qualsiasi altra cosa per restare con i tuoi amici, al freddo, ad allenare il tuo amico portiere Leonardo, segnando praticamente sempre (eppure ti avevo detto di tirare piano per non mortificarlo!!!) perchè il bello di questo sport è l’amicizia, lo stare insieme, il sentirsi tutti parte di un qualcosa. Per cui non dire mai più che tu non c’entri con la foto. Tu fai parte di ciò.
Per tutti è l’inizio di qualcosa, per i ‘vecchi’ della squadra, per Jad, per Nicolò e Riccardo, per tutti i genitori che con passione, entusiasmo e sensibilità sono in tribuna, pronti ad applaudire i propri figli, i compagni dei propri figli ed anche gli avversari, perchè sono ragazzi che giocano nello stesso campo, con la stessa passione.
L’applauso, in questo caso, è tutto per voi.
I ragazzi scalpitano, scaricano tutto il nervosismo sul terreno di gioco e finalmente ci si avvia verso il centro del campo. Si inizia.
Parte il cronometro, la palla si muove, si comincia a fare sul serio. Per così dire. Dopo aver iniziato la stagione con un cambiamento di modulo rispetto al 3-4-1 dello scorso anno, passando ad un avveniristico 3-3-2, anche stasera mister Leonida Skip stupisce i giornalisti variando ancora, passando ad un rombo di centrocampo, con i due vertici e i due laterali a sostegno delle transizioni offensive e difensive. La squadra rossoblù si muove con intensità cercando di scrollarsi di dosso le tossine dell’inattività, ma il Perugia blocca bene ogni ripartenza, abbassando la mediana e chiudendo i varchi esterni. Il terreno ridotto completa l’opera difensiva, facendo sfruttare ai grifoni la densità ordinata sui venti metri finali. A completamento dell’opera l’ottima prestazione dell’estremo perugino, capace di respingere, bloccare, rinviare tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Il Perugia prova anche ad imbastire qualche azione di ripartenza offensiva, ma la retroguardia rossoblù sventa ogni pericolo. La velocità di Matteo Frecciarossa Focaia prova a scardinare la fascia destra, così come le incursioni centrali di Jad, le imbucate di Nick Piede Caldo, i cambi di ritmo di Ale Schuster. Il mancino di Matisse Dado dipinge cross pennellati alla perfezione, ma ci manca l’ultimo miglio. Stefy Manolas e Bip Bip Andrea spingono in fascia a supporto dei compagni, con Filo ‘Harry Potter’ Zuccherini a suprema protezione di Hogwarts, lasciando a Leo solamente il gusto di scandire suggerimenti e consigli. La gara è fatta dai rossoblù, che alla fine del tempo faranno segnare un possesso palla superiore ai biancorossi, ma il punteggio rimane ancorato sullo 0-0.
Un discorso a parte meritano gli Shootout. Li vinciamo noi, con un totale di 11-4, ma non ci piace l’idea di tradurre in punti un semplice gioco individuale, che deve rimanere un divertimento, se vogliamo un miglioramento tecnico per chi tira e uno tecnico per chi para, ma senza aggiungere o togliere punti ad un risultato già di per se, fortunatamente, ancora inutile. Quindi non considereremo mai il punto aggiuntivo, che sia a favore o sfavore, nel computo del risultato.
Inizia il secondo tempo con sette cambi. Entrano Breitner Cassieri in fascia destra e nel lato opposto Ricky Camacho Fiorentini, con Leo Fifinho Aldair in postazione centrale. Filo Skhuravy Mattioli testa d’ariete, con Nicolò Denilson Broccatelli a fare il diavolo a quattro in fascia e Sugar Harry Potter in lato destro. In mezzo al campo la fantasia di Aladino e la concretezza del Capitano Matteo Lahm Tarantino. Tra i pali, visto che non abbiamo altro, il solito Leo Hugo Gatti Alunni, già preoccupato dell’imminente gara d’atletica dell’indomani. La sfida segue lo stesso canovaccio del primo tempo. Attacchiamo con tutti gli effettivi, provando a far girare palla più velocemente possibile per muovere la difesa dei locali, ma non riusciamo a trovare l’imbucata giusta e quando la troviamo incocciamo il palo, su fucilata di Aladino, le mani del portiere su conclusioni a ripetizione di Sugar e del Capitano, le gambe dei difensori su azioni di Denilson Nick, e quando non troviamo ostacoli la palla sibila accanto al palo su tiro di Leo Aldair e supera di poco la traversa su conclusione di Filo Skhuravy, liberato al tiro da un filtrante del Tara semplicemente micidiale. Oltre metà del secondo tempo è trascorsa e aleggiano i fantasmi del non riuscire a segnare, anzi sono i grifoni con un paio di folate a far vedere i sorci verdi a mister Skip, impegnato a richiamare tutti suoi giocatori. E’ il tredicesimo minuto quando Leo Hugo Gatti rimette palla in gioco verso Leo Aldair, che controlla la palla con l’interno destro, mentre il vento, diciannovesimo giocatore in campo, impazza e imperversa ululando a squarciagola. Leo Aldair avanza portando palla sull’asse centrale, quindi sterza repentinamente e appoggia verso Sugar Potter che orienta il controllo, avanza e alza la testa proprio nel momento in cui il Capitano Tara gli si para incontro. L’uno-due è praticamente scritto e il passaggio del Capitano è sulla corsa del nostro laterale che scende in fascia, e giunto appena oltre la linea corta dell’area di rigore, effettua un traversone rasoterra con la scritta, ben evidente, SPINGERE. Dall’altro lato Filo Skhuravy Mattioli impiega circa due secondi per capire che quel pallone è destinato a lui, a lui soltanto, e ci si avventa sopra come una faina dopo aver visto un rettile. L’impatto sulla palla ricorda il tocco dei giocatori di biliardo con la stecca, un semplice ‘stac’, ma talmente rapido da scivolare via tra le pieghe del vento. Vediamo la palla indirizzarsi verso la porta, con il bravissimo portiere biancorosso rimanere un attimo interdetto dalla velocità di esecuzione di Filo. L’urlo liberatorio sovrasta abbondantemente i suoni dei ‘Baracconi’ e l’abbraccio di tutti i ragazzi della squadra è l’immagine, persa dal cronista, più bella della giornata.
L’inizio dell’azione del gol.
Gli ultimi sette minuti diventano particolari, con i grifoncelli che provano ad organizzare la riscossa, mentre i rossoblù continuano a spingere cercando il raddoppio. Ne viene fuori un batti e ribatti davvero intenso, ma le difese arginano gli attacchi e il risultato non cambia più. Riusciamo a far nostro il tempo aggiudicandoci il secondo punto della sfida, mentre i biancorossi rimangono fermi a quota uno.
I ragazzi si ritrovano a bordo campo, in attesa dei consigli di mister Skip, tutti pensando che sia in qualche modo soddisfatto dell’andamento della gara. I successivi due minuti si sviluppano non proprio in linea con i nostri pensieri!
Mister Skip: ‘allora ragazzi, non sono per niente contento di ciò che stiamo facendo, perchè possiamo e dobbiamo fare meglio. Leo devi aspettare prima di riprendere il gioco così da far sistemare i compagni, Riccardo devi abbassarti sulla linea di difesa, Cassio devi aprirti di più, Marsala non avere paura nel proporti in avanti, Papi non avere fretta nel giocare, Zucche il portiere gioca con noi, Billo fai palleggiare la squadra, Nick ogni tanto tira anche in porta, Aladino non hai ancora fatto un tunnel, Brocca parti largo e poi accentrati, Dado insisti e non mollare, Jad cerca l’imbucata centrale, Foca alzati, alzati, Fifi stagli vicino, Mattioli stai concentrato e Tara…ehhhhhh…si……uhmmmm….vedi di far gol, Zucche babbo la lista l’hai fatta?, Cri l’acqua e la sacca dei medicinali ci sono? E i palloni nostri? Christian li hai visti???
Sono in panca, mister!!!!!
Dopo averne avute per tutti, il mister si sistema a bordo campo per l’inizio del terzo e decisivo tempo. Rimane in campo la squadra che ha chiuso la seconda frazione e proviamo a mettere pressione ai ragazzi di casa fin dalle primissime battute. Sfioriamo la rete con una giocata di Filo Skhuravy, poi al 4° minuto passiamo in vantaggio: impostiamo l’azione dal basso e Aldair Fifi sale palla al piede, per poi appoggiare su Frecciarossa Focaia, che stoppa la sfera di destro, si gira in un fazzoletto e in due secondi e lascia partire una sventola di destro che in pochi vedono, un po’ perchè è buio, ma soprattutto perchè è un tiro al fulmicotone che scivola sotto la traversa e s’insacca alle spalle dell’incolpevole portiere biancorosso. La rete esalta la nostra squadra e piega le gambe ai grifoncelli, stanchi per aver corso in lungo e in largo su tutto il campo, portando raddoppi continui a tutti i nostri giocatori. Lo sforzo comincia a farsi sentire e la linea difensiva si abbassa notevolmente, lasciando ai sette samurai che entrano a metà tempo la freschezza per colpire di nuovo. E’ Dado Matisse a pennellare in rete con il suo mancino una ribattuta del portiere, su incursione martellante di Stefy Manolas, puntuale come sempre, al quindicesimo minuto e ne passano altri due prima che Nick Zico Panichella suggelli la sua prestazione con un tocco vellutato. I ragazzi di casa sono stremati e proprio sul filo di lana, Jad Salah El Aissami timbra il suo terzo gol stagionale, spingendo in rete un pallone che danzava sulla linea di porta.
In definitiva una buona partita, nella quale c’è stato equilibrio per due tempi, pur evidenziando una maggiore pressione offensiva dei nostri ragazzi. Difficile oggi stabilire il Man of The Match, in quanto tutti hanno giocato abbondantemente sopra la sufficienza. Il televoto Sky ha scelto Matteo ‘il Capitano’ Tarantino, in quanto impiegato alla Lahm, ha giocato alla Thomas Muller, rifinendo e collezionando un paio di assist davvero al Bacio Perugina.
Le ultime due immagini di giornata le dedichiamo allo spogliatoio finale.
In questa foto potete osservare i ragazzi che completano l’opera di ri-vestirsi, scambiandosi opinioni, mentre il mister in alto a destra se la ride da solo….mah!!!!!!!
In questa lo sguardo di Christian è tutto un programma:
‘fortuna che non sto in mezzo a sta gabbia de matti!!!!!!’
Chiudo con una riflessione di Leo Alunni, che ho apprezzato particolarmente. Prestazione di normale amministrazione la sua, come sempre se va bene, mentre tornavamo a casa gli facevo una battuta del tipo: ‘beh, certo che non è male aver giocato cinque partite, quattro di torneo e una di campionato, e non aver subito neppure una rete in 160 minuti.’ E Leo di rimando: ‘pensa che difesa forte che abbiamo!!!!!’. Grande Leo…..