Primavera 2018 Primi Calci 2009 Giacomo Tassini
Come si racconta la primavera dei Tassinari2009?
Da genitore non è facile farlo senza gonfiarsi come un tacchino che mette in mostra tutta la sua possanza. Si perché questi nanerottoli (se li chiamo bambini si offendono ma ragazzi mi sembra prematuro) hanno fatto e fanno di tutto per far lustrare gli occhi a chi li ha seguiti in questi ultimi due mesi. Un turbine di partite, di gol, di azioni mirabolanti tante vittorie e qualche sonora sconfitta.
Andiamo per ordine però. Si parte dal periodo di Pasqua, stagione in chiusura e vista sui tornei in avvicinamento, quando Rocchetti senior (per imperscrutabili vie su cui preferiamo non indagare) ci propone, visto che tanto durante l’anno ne avevamo presi pochi, di portare i Tassinari a farsi prendere a schiaffi dai 2009 del vivaio dell’Hellas Verona per il giorno di pasquetta. Un attimo di perplessità, due telefonate per organizzare il pullman (perché così si può fare più casino) e via più veloci della luce.
Gli schiaffoni arrivano ottimi ed abbondanti … un complessivo 10-1 finale (Cozzetto) la dice lunga sulla differenza, più di preparazione fisica che tecnica, tra i gialloblu locali ed i nostri. Ma, c’è sempre un ma, un secondo tempo chiuso strappando un 1-1 e la consapevolezza che, per loro, è stato il peggior risultato dell’anno, un minimo di consolazione la instillano nei cuori.
Il resto della giornata se ne va tra giro pizza, visita al balcone di Giulietta ed il calvario (per l’autista) del ritorno a casa.
Neanche il tempo di tornare e parte il “Luca Rosi” di Ramazzano. I Tassinari, complice un terreno di gioco quantomeno “complicato” ed il passaggio al calcio a 6 (?), balbettano un po’ all’esordio e nella prima delle tre partite eliminatorie devono accontentarsi di un pareggio per 2-2 (Sabatino, Rocchetti) contro una buona C4. Si rifanno battendo con un perentorio 6-3 il Petrignano e facendo fuori per 1-0 i locali del Ramazzano in quella che, data la situazione di classifica, è a tutti gli effetti una semifinale.
La finale la giochiamo con il Don Bosco e nonostante la netta superiorità dei Tassinari rimarrà in bilico fino all’ultimo. Dato il miglior piazzamento nelle fasi eliminatorie i nostri avversari hanno il vantaggio di potersi accontentare del pareggio per portare a casa il trofeo. I nanerottoli passano in vantaggio a metà del primo tempo e raddoppiano nella ripresa ma un velenoso rasoterra della punta avversaria, coadiuvato da tre o quattro zolle improponibili, permette ai giallorossi di accorciare e di metterci alle corde per gli ultimi 3 minuti. 3 minuti di sofferenza in cui Squarta e compagni resistono con le unghie e con i denti portando a casa il secondo trofeo della stagione.
Il secondo si perché nel frattempo è arrivata l’affermazione nella casalinga UJC2018, di cui si è già parlato a parte.
Tanto per non farsi mancare nulla (fine Aprile inizio Maggio di fuoco), i Tassinari mettono in archivio la meravigliosa avventura di Cesenatico. Aggreghiamo al gruppo il mitico Mattia “Mat” Podella e scopriamo Carlani, complice l’assenza di Squarta, nell’inedito ruolo di portiere che, come da tradizione familiare, concluderà l’avventura, il giorno dopo il ritorno per la gioia di mamma e papà, con una lastra al pronto soccorso per una costola incrinata.
Avventura senza premi (non c’è classifica per i 2009) ma ricca di soddisfazioni in campo e, soprattutto, fuori tra aperitivi infiniti e spaparanzamenti balneari.
Ridendo e scherzando si è fatto Maggio e partono in simultanea il torneo di Santa Maria degli Angeli ed il nostro casalingo “Flavio Mariotti”.
Il primo è più una rassegna che altro, non c’è classifica, i Tassinari si fanno comunque valere cogliendo sempre ottimi risultati e portando a casa, nel raduno finale, la coppa “Piedi Puzzolenti” 😮 😮
Il secondo … beh il secondo è IL torneo per eccellenza, il più ambito, quello con il livello più alto e con le grigliate miste più buone. I nanerottoli lo affrontano con il piglio giusto anche se qualche problema a riadattarsi al calcio a 5 si sente, gli spazi sono stretti e gli avversari incombono. Il primo incontro con il Deruta San Nicolò si chiude con il punteggio complessivo di 2-0 (1-1;1-0;2-1), punteggio che viene poi fotocopiato nello scontro con il Cortona Camucia (0-0;2-0;1-0).
Il terzo turno di eliminatorie, in cui si incrociano le squadre dei gironi più piccoli (B e C), ci vede scontrarci con la Virtus Nuova Gualdo Bastardo. Partita complessa contro una compagine che più di una volta ci ha fatto sudare sette camicie. I Tassinari partono alla grande e passano subito in vantaggio nel primo tempo ma l’avversario è tosto e, complici alcuni nostri errori sotto porta, rimane in partita e negli ultimi tre minuti ribalta la frazione vincendo 2-1. I nostri tornano in campo per la seconda frazione ancora più carichi ma la palla, complice anche l’ottimo portiere avversario, non vuole saperne di entrare, anzi, sono i ragazzi del Bastardo a passare. La frazione, e quindi l’incontro, sembrano ormai volgere verso il successo dei nostri avversari ma, quando orami anche la tifoseria più accanita si è rassegnata alla sconfitta, i Tassinari, con due perle a distanza di un minuto fanno propria la frazione e rimettono in pari l’incontro.
Lo scampato “pericolo” mette le ali ai piedi dei nostri rossoblu che nel terzo tempo dilagano portandosi rapidamente sul 3-0, che se non fosse per l’incredibile “appetito” delle nostre punte avrebbe anche potuto essere più largo, prima che, allo scadere, il Bastardo accorci le distanze per il definitivo 3-1. Incontro vinto e prima posizione del girone confermata, si va alle semifinali.
La semifinale, nella consueta forma del triangolare, vede i Tassinari fronteggiare Ventinella e Deruta San Nicolò. Le avversarie sono di livello ma i Tassinari hanno ormai ingranato con il calcio a 5 e sull’onda dell’entusiasmo regolano il Ventinella con un perentorio 4-0 per poi battere il Deruta San Nicolò per 3-0. Al di là dei freddi numeri dei risultati è pero la qualità e la coralità del gioco ad impressionare, come dice una nota hooligan della curva rossoblu “Quando se la passano non li prende nessuno. Dai Santaaaaa…”.
Finalmente si arriva alla finale e la tensione inizia a salire, i nanerottoli si presentano concentrati e pronti a farsi valere. Le due avversarie si chiamano Pontevalleceppi e Nuova Fulginium e, proprio con quest’ultima apriremo la serata.
L’avversario è tosto e, nonostante Rocchetti ci porti sul 2-0 prima dell’intervallo, l’eroe di serata è Squarta che con tre parate da urlo spegne le velleità di rimonta degli avversari. Ci pensa poi Cozzetto, nel secondo tempo, ad arrotondare il punteggio ed a mettere la partita in ghiaccio.
Vinta la prima ci accomodiamo per vedere lo scontro tra le nostre avversarie. Partita equilibratissima che risveglia le abilità algebriche di insospettabili mamme che vanno in giro chiedendo “Ma che dite tifiamo per quelli che abbiamo già battuto? Sarebbe meglio vincessero loro no?”. Lo scontro si chiude 1-1, buon per noi dato che la situazione ci concede il lusso di due risultati su tre.
I Tassinari però questi conti non li fanno ed entrano in campo per vincere. Il Pontevalleceppi si difende con ordine ed ogni tanto ci fa prendere qualche bello spavento in ripartenza, alla fine della partita la conta dei legni segnerà un bel 2-2. Il primo tempo è però di marca rossoblu e si chiude sull 0-0 solo per qualche imprecisione sotto porta. Il secondo tempo la musica non cambia, i Tassinari fanno la partita ed il Pontevalleceppi attende, quello che cambia sono però gli acuti, tre squilli di tromba al ritmo cadenzato di uno ogni tre minuti (Rocchetti-Seppoloni-Rocchetti) ci portano sul 3-0 ad attendere solo il fischio finale.
Il fischio arriva ed i nanerottoli, con tutta la scalmanata tifoseria, esultano per lo spettacolare risultato raggiunto … la vittoria del torneo? Naaah, la vera vittoria è stata l’annata passata insieme, l’essere cresciuti di un altro anno insieme, le cene al “Lassa Gi” dell’ultimo secondo e le prese in giro sulla chat dei genitori. Le fascette da pugile che si stanno diffondendo e la voglia, tolta la divisa ufficiale, di continuare a dare calci al pallone “solo” per divertimento.
Poi che c’entra la coppa è la coppa e almeno un allenatore italiano (GRANDE TASSO) che può fregiarsi del triplete adesso c’è …